Il saggio prende in esame in prospettiva problematica la fattispecie dell’inserimento del figlio naturale nella famiglia legittima del genitore che lo ha riconosciuto, di cui all’art. 252 c.c. Tale norma, da porre in stretta correlazione con il limite costituzionale all’equiparazione tra filiazione legittima e filiazione naturale, mira a contemperare interessi potenzialmente in conflitto attraverso un meccanismo di complessa natura e variamente interpretato dalla dottrina. Numerosi e ambivalenti sono infatti gli elementi normativi della fattispecie –autorizzazione giudiziale, consenso ed età degli interessati- idonei a ricomporsi in frammenti normativi significativamente divergenti, a seconda delle possibilità combinatorie prescelte dall’interprete. L’articolo mira a dimostrare come, a fronte di tali molteplici opzioni interpretative, sia dato addivenire a ricostruzioni complessive dell’istituto di diverso segno, ora più inclini a farne il presidio dell’unità spirituale della famiglia legittima, ora invece più sensibili al bilanciamento con gli interessi del minore.

Renda, A., L’inserimento del figlio naturale nella famiglia legittima: l’art. 252 cod. civ. tra molteplici percorsi interpretativi, <<RASSEGNA DI DIRITTO CIVILE>>, 2005; XXVI (2): 463-485 [http://hdl.handle.net/10807/1946]

L’inserimento del figlio naturale nella famiglia legittima: l’art. 252 cod. civ. tra molteplici percorsi interpretativi

Renda, Andrea
2005

Abstract

Il saggio prende in esame in prospettiva problematica la fattispecie dell’inserimento del figlio naturale nella famiglia legittima del genitore che lo ha riconosciuto, di cui all’art. 252 c.c. Tale norma, da porre in stretta correlazione con il limite costituzionale all’equiparazione tra filiazione legittima e filiazione naturale, mira a contemperare interessi potenzialmente in conflitto attraverso un meccanismo di complessa natura e variamente interpretato dalla dottrina. Numerosi e ambivalenti sono infatti gli elementi normativi della fattispecie –autorizzazione giudiziale, consenso ed età degli interessati- idonei a ricomporsi in frammenti normativi significativamente divergenti, a seconda delle possibilità combinatorie prescelte dall’interprete. L’articolo mira a dimostrare come, a fronte di tali molteplici opzioni interpretative, sia dato addivenire a ricostruzioni complessive dell’istituto di diverso segno, ora più inclini a farne il presidio dell’unità spirituale della famiglia legittima, ora invece più sensibili al bilanciamento con gli interessi del minore.
2005
Italiano
Renda, A., L’inserimento del figlio naturale nella famiglia legittima: l’art. 252 cod. civ. tra molteplici percorsi interpretativi, <<RASSEGNA DI DIRITTO CIVILE>>, 2005; XXVI (2): 463-485 [http://hdl.handle.net/10807/1946]
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