In Europa alla crisi si è accompagnato un forte aumento delle richieste da parte delle imprese alle autorità nazionali per ottenere sostegno pubblico, con le correlate difficoltà di preservare il normale funzionamento delle regole in materia di concorrenza e aiuti di Stato. L’Ue non ha potuto rappresentare l’ancora di salvezza per i settori produttivi in difficoltà, non disponendo di strumenti di intervento diretto, a sostegno delle imprese, efficaci quanto quelli statali. Tuttavia, ampliare i margini del sostegno degli Stati ha comportato il rischio, tuttora sussistente, che le disparità fra le risorse finanziarie che i singoli Paesi possono mettere in campo determinino effetti di divaricazione economica all’interno dell’Europa e non di convergenza e coesione.
Bestagno, F., Aiuti per la crescita, senza protezionismo, <<FORMICHE>>, 2012; (Maggio): 59-60 [http://hdl.handle.net/10807/18907]
Aiuti per la crescita, senza protezionismo
Bestagno, Francesco
2012
Abstract
In Europa alla crisi si è accompagnato un forte aumento delle richieste da parte delle imprese alle autorità nazionali per ottenere sostegno pubblico, con le correlate difficoltà di preservare il normale funzionamento delle regole in materia di concorrenza e aiuti di Stato. L’Ue non ha potuto rappresentare l’ancora di salvezza per i settori produttivi in difficoltà, non disponendo di strumenti di intervento diretto, a sostegno delle imprese, efficaci quanto quelli statali. Tuttavia, ampliare i margini del sostegno degli Stati ha comportato il rischio, tuttora sussistente, che le disparità fra le risorse finanziarie che i singoli Paesi possono mettere in campo determinino effetti di divaricazione economica all’interno dell’Europa e non di convergenza e coesione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.