Uno degli insetti infestanti gli ambienti antropici più diffusi a livello globale è Blattella germanica (L.). In questa specie la resistenza agli insetticidi è andata crescendo negli anni e si è tramutata in uno dei maggiori ostacoli all’attuazione di efficienti strategie di controllo. Attualmente le esche insetticide con formulazione gel mantengono una buona efficacia mentre i trattamenti convenzionali che prevedono l’uso di formulazioni spray, soprattutto di piretroidi, hanno dimostrato molti limiti. In letteratura risultano numerosi casi di inefficacia per diversi principi attivi nei confronti di B. germanica, rendendolo il secondo insetto urbano più resistente nella classifica mondiale. Una possibile soluzione a questo problema può venire dall’uso di sinergizzanti come il piperonil butossido (PBO), molecole senza o con trascurabile attività insetticida che, quando sono applicate in abbinamento a vari prodotti insetticidi, ne potenziano l’efficacia inibendo i sistemi metabolici di detossificazione presenti nell’insetto bersaglio. In questo studio, eseguito nell’ambito del progetto europeo “Ecosyn” (EcoSyn - Ecofriendly synergists for insecticide formulations, finanziato dal Settimo Programma Quadro dell’Unione Europea – Contratto no 605740), il PBO e alcuni suoi nuovi derivati sono stati combinati con insetticidi di già nota efficacia, quali cipermetrina e S-metoprene, per valutarne il possibile effetto sinergico. Per le prove con il piretroide è stato sviluppato un test per contatto lasciando gli insetti a contatto della superficie trattata per 30 minuti e valutando l’effetto knock-down ogni 5 minuti. La mortalità è stata valutata dopo 24 ore. In generale i vari sinergici non hanno aumentato l’effetto knock-down ma hanno causato un significativo aumento di mortalità rispetto all’insetticida usato da solo. Uno solo dei nuovi derivati ha dimostrato, quando usato da solo, una limitata tossicità nei confronti di B. germanica. L’esperimento con S-metoprene è stato effettuato somministrando solo a femmine vergini esche umide contenenti insetticida e sinergico, per una settimana. Dopo l’accoppiamento con maschi non trattati, ogni giorno sono state misurate sia la mortalità, sia la comparsa, l’aborto o la schiusa dell’ooteca. I dati, sia pure con differenze tra i vari sinergici, evidenziano che le blatte trattate, rispetto a quelle di controllo, hanno un ritardo nella formazione delle ooteche, un incremento della percentuale di aborto delle stesse e una riduzione nel numero dei nati.
Chiesa, O., Panini, M., Todeschini, V., Puggioni, V., Anaclerio, M., Mazzoni, E., Efficacia di nuove molecole sinergizzanti nei confronti di Blattella germanica (L.), in Atti del 10° Simposio "La difesa antiparassitaria nelle industrie alimentari e la protezione degli alimenti", (Piacenza, 20-22 September 2017), Chiriotti Editori, Pinerolo (TO) 2020: 221-225 [http://hdl.handle.net/10807/188777]
Efficacia di nuove molecole sinergizzanti nei confronti di Blattella germanica (L.)
Chiesa, Olga
;Panini, Michela;Puggioni, Vincenzo;Mazzoni, Emanuele
2020
Abstract
Uno degli insetti infestanti gli ambienti antropici più diffusi a livello globale è Blattella germanica (L.). In questa specie la resistenza agli insetticidi è andata crescendo negli anni e si è tramutata in uno dei maggiori ostacoli all’attuazione di efficienti strategie di controllo. Attualmente le esche insetticide con formulazione gel mantengono una buona efficacia mentre i trattamenti convenzionali che prevedono l’uso di formulazioni spray, soprattutto di piretroidi, hanno dimostrato molti limiti. In letteratura risultano numerosi casi di inefficacia per diversi principi attivi nei confronti di B. germanica, rendendolo il secondo insetto urbano più resistente nella classifica mondiale. Una possibile soluzione a questo problema può venire dall’uso di sinergizzanti come il piperonil butossido (PBO), molecole senza o con trascurabile attività insetticida che, quando sono applicate in abbinamento a vari prodotti insetticidi, ne potenziano l’efficacia inibendo i sistemi metabolici di detossificazione presenti nell’insetto bersaglio. In questo studio, eseguito nell’ambito del progetto europeo “Ecosyn” (EcoSyn - Ecofriendly synergists for insecticide formulations, finanziato dal Settimo Programma Quadro dell’Unione Europea – Contratto no 605740), il PBO e alcuni suoi nuovi derivati sono stati combinati con insetticidi di già nota efficacia, quali cipermetrina e S-metoprene, per valutarne il possibile effetto sinergico. Per le prove con il piretroide è stato sviluppato un test per contatto lasciando gli insetti a contatto della superficie trattata per 30 minuti e valutando l’effetto knock-down ogni 5 minuti. La mortalità è stata valutata dopo 24 ore. In generale i vari sinergici non hanno aumentato l’effetto knock-down ma hanno causato un significativo aumento di mortalità rispetto all’insetticida usato da solo. Uno solo dei nuovi derivati ha dimostrato, quando usato da solo, una limitata tossicità nei confronti di B. germanica. L’esperimento con S-metoprene è stato effettuato somministrando solo a femmine vergini esche umide contenenti insetticida e sinergico, per una settimana. Dopo l’accoppiamento con maschi non trattati, ogni giorno sono state misurate sia la mortalità, sia la comparsa, l’aborto o la schiusa dell’ooteca. I dati, sia pure con differenze tra i vari sinergici, evidenziano che le blatte trattate, rispetto a quelle di controllo, hanno un ritardo nella formazione delle ooteche, un incremento della percentuale di aborto delle stesse e una riduzione nel numero dei nati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.