Ribadendo l’orientamento più volte espresso di recente, la sentenza del Consiglio di Stato annotata respinge la tesi che le informazioni interdittive adottate su un accertamento del tentativo d’infiltrazione mafiosa ‘generico’ (anche nel senso di atipico) presentino profili d’incostituzionalità o di contrasto rispetto alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. La pronuncia ha il merito di prendere in esame i dubbi sollevati (soprattutto) dalla dottrina e di offrire una risposta articolata, esercitando un «dialogo» che va valutato con favore. Tuttavia, rimangono aperti alcuni profili critici, il più evidente dei quali sembra essere quello della tutela giurisdizionale nei confronti dell’informazione interdittiva.
D'Angelo, G., Il tentativo d’infiltrazione mafiosa ai fini dell’adozione dell’informazione interdittiva, tra garanzie procedimentali, tassatività sostanziale e sindacato giurisdizionale., <<IL FORO ITALIANO>>, 2021; (10): 516-525 [http://hdl.handle.net/10807/187795]
Il tentativo d’infiltrazione mafiosa ai fini dell’adozione dell’informazione interdittiva, tra garanzie procedimentali, tassatività sostanziale e sindacato giurisdizionale.
D'Angelo, Giovanni
2021
Abstract
Ribadendo l’orientamento più volte espresso di recente, la sentenza del Consiglio di Stato annotata respinge la tesi che le informazioni interdittive adottate su un accertamento del tentativo d’infiltrazione mafiosa ‘generico’ (anche nel senso di atipico) presentino profili d’incostituzionalità o di contrasto rispetto alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. La pronuncia ha il merito di prendere in esame i dubbi sollevati (soprattutto) dalla dottrina e di offrire una risposta articolata, esercitando un «dialogo» che va valutato con favore. Tuttavia, rimangono aperti alcuni profili critici, il più evidente dei quali sembra essere quello della tutela giurisdizionale nei confronti dell’informazione interdittiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.