Dalla pro-testa all’at-testazione. Paul Ricoeur e la preghiera tra Giobbe e Taizé

Starting from the philosopher Paul Ricoeur, in this study we will dwell (1) on the reading that he proposes of the theme of the trial in the book of Job; we will then move on (2) to his reading of prayer in times of trial through psalm 22, and we will come (3) to shed light on the meaning of prayer in his philosophy, finally concluding with (4) some general considerations on how to think about prayer. As we will see, according to Ricoeur prayer arises above all from the experience of trial but, from protest, as in Job, it leads to a path of evolution and reconciliation that leads to attestation, that is, to the confident certainty of the primacy of good and of meaning on evil and nonsense. Prayer is characterized as a personal action in dialectical tension with the thought that aims at universal wisdom.

Partendo dal filosofo Paul Ricoeur in questo studio ci soffermeremo (1) sulla lettura che egli propone del tema della prova nel libro di Giobbe, per passare poi (2) alla sua lettura del pregare nella prova attraverso il salmo 22, per arrivare (3) a fare luce sul significato della preghiera nella sua filosofia, concludendo infine con (4) alcune considerazioni generali su come pensare la preghiera. Come si vedrà la preghiera per Ricoeur nasce soprattutto dall’esperienza della prova, ma dalla protesta, come in Giobbe, essa conduce a un cammino di evoluzione e di riconciliazione che porta all’attestazione, cioè alla certezza fiduciosa del primato del bene e del senso sul male e sul non-senso. La preghiera si connota come azione personale in tensione dialettica con il pensiero che mira alla sapienza universale.