La coloratio dell’unicum argumentum – suggestivo corollario della dimostrazione scotista dell’esistenza di un Ens infinitum – ha spesso determinato l’accostamento di due giganti del medioevo: sant’Anselmo e Duns Scoto. Sarebbe tuttavia riduttivo limitare la frequentazione del maestro francesano con il Magnificus a quest’unico tema. Di là, infatti, dall’interesse comune per l’individuazione di un summum cogitabile, è possibile rintracciare alcuni rilievi che Duns Scoto sviluppa in ambito cristologico (Lectura III), relativamente alla posizione anselmiana circa la necessità della passione di Cristo. Cercheremo di verificare tali rilievi, mediante l’analisi di un testo che il Dottor Sottile struttura come un vero e proprio commento al Cur Deus homo
Riserbato, D., Rationes necessariae supposita divina ordinatione. Libertà e contingenza in un ‘commento’ di Duns Scoto ad Anselmo d’Aosta, <<RIVISTA TEOLOGICA DI LUGANO>>, 2010; 15 (2): 307-322 [http://hdl.handle.net/10807/185731]
Rationes necessariae supposita divina ordinatione. Libertà e contingenza in un ‘commento’ di Duns Scoto ad Anselmo d’Aosta
Riserbato, Davide
2010
Abstract
La coloratio dell’unicum argumentum – suggestivo corollario della dimostrazione scotista dell’esistenza di un Ens infinitum – ha spesso determinato l’accostamento di due giganti del medioevo: sant’Anselmo e Duns Scoto. Sarebbe tuttavia riduttivo limitare la frequentazione del maestro francesano con il Magnificus a quest’unico tema. Di là, infatti, dall’interesse comune per l’individuazione di un summum cogitabile, è possibile rintracciare alcuni rilievi che Duns Scoto sviluppa in ambito cristologico (Lectura III), relativamente alla posizione anselmiana circa la necessità della passione di Cristo. Cercheremo di verificare tali rilievi, mediante l’analisi di un testo che il Dottor Sottile struttura come un vero e proprio commento al Cur Deus homoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.