Il contributo prende in esame la correlazione tra l’attuale politica linguistica della Repubblica popolare cinese e la promozione della lingua cinese nel mondo, tracciandone un quadro normativo d’insieme e ponderandone punti di forza e criticità attraverso l’analisi di documenti ufficiali e autorevoli fonti accademiche e mediatiche. La struttura concettuale di riferimento è la teoria del soft power, ideata dal politologo statunitense e professore della Harvard University Joseph S. Nye Jr. negli anni Novanta dello scorso secolo, in particolare nelle peculiarità di cui l’interpretazione cinese si è fatta portavoce.
Riva, N. F., Tra politica linguistica e soft power: la diffusione globale della lingua cinese, in Bulfoni C, B. C., Jin Z, J. Z., Lupano E, L. E., Mottura B, M. B. (ed.), Wenxin L'essenza della scrittura. Contributi in onore di Alessandra Cristina Lavagnino, Franco Angeli, Milano 2017: 487- 500 [http://hdl.handle.net/10807/183223]
Tra politica linguistica e soft power: la diffusione globale della lingua cinese
Riva, Natalia Francesca
2017
Abstract
Il contributo prende in esame la correlazione tra l’attuale politica linguistica della Repubblica popolare cinese e la promozione della lingua cinese nel mondo, tracciandone un quadro normativo d’insieme e ponderandone punti di forza e criticità attraverso l’analisi di documenti ufficiali e autorevoli fonti accademiche e mediatiche. La struttura concettuale di riferimento è la teoria del soft power, ideata dal politologo statunitense e professore della Harvard University Joseph S. Nye Jr. negli anni Novanta dello scorso secolo, in particolare nelle peculiarità di cui l’interpretazione cinese si è fatta portavoce.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.