L’insegnamento sociale della Chiesta cattolica si occupa anche di temi giuslavoristici, tra cui il lavoro povero. L’enciclica Fratelli tutti segna, in questa prospettiva, un passaggio importante che attiene all’individuazione delle cause di tale fenomeno e alla promozione dei cambiamenti sistemici per modificare in radice tali cause. Il saggio muove dalla visione sociale che la Chiesa cattolica ha maturato nel tempo per affrontare specificatamente l’argomento del lavoro povero. Gli studi recenti sulle cause del lavoro povero (mancato rinnovo dei CCNL, applicazione di salari inferiori ai minimi contrattuali, abuso della flessibilità contrattuale, lavoro irregolare) rilevano che il lavoro povero ricade specialmente sulle fasce sociali più vulnerabili (donne, giovani, migranti) e su alcune aree dell’Italia (meridione), determinando un più limitato accesso alla formazione, con conseguenze quasi irreversibili sulla mobilità professionale e sociale del lavoratore. Il lavoro povero si combatte con il metodo della responsabilità, individuale e collettiva, che si traduce in effettiva contrattazione collettiva e in buone relazioni industriali. Con tale metodo si può colpire questo male sociale in profondità e vincere. Tale metodo viene esemplificato con la proposta di salario minimo europeo che si basa su possibili interventi legislativi di sostegno (non sostitutivi, e soprattutto mai di esonero) delle funzioni delle relazioni industriali e della contrattazione collettiva.
Faioli, M., Fratellanza e lavoro. Contributo agli studi in materia di insegnamento sociale della Chiesta cattolica, <<FEDERALISMI.IT>>, 2021; 2021 (7): 105-117 [http://hdl.handle.net/10807/183203]
Fratellanza e lavoro. Contributo agli studi in materia di insegnamento sociale della Chiesta cattolica
Faioli, Michele
Primo
2021
Abstract
L’insegnamento sociale della Chiesta cattolica si occupa anche di temi giuslavoristici, tra cui il lavoro povero. L’enciclica Fratelli tutti segna, in questa prospettiva, un passaggio importante che attiene all’individuazione delle cause di tale fenomeno e alla promozione dei cambiamenti sistemici per modificare in radice tali cause. Il saggio muove dalla visione sociale che la Chiesa cattolica ha maturato nel tempo per affrontare specificatamente l’argomento del lavoro povero. Gli studi recenti sulle cause del lavoro povero (mancato rinnovo dei CCNL, applicazione di salari inferiori ai minimi contrattuali, abuso della flessibilità contrattuale, lavoro irregolare) rilevano che il lavoro povero ricade specialmente sulle fasce sociali più vulnerabili (donne, giovani, migranti) e su alcune aree dell’Italia (meridione), determinando un più limitato accesso alla formazione, con conseguenze quasi irreversibili sulla mobilità professionale e sociale del lavoratore. Il lavoro povero si combatte con il metodo della responsabilità, individuale e collettiva, che si traduce in effettiva contrattazione collettiva e in buone relazioni industriali. Con tale metodo si può colpire questo male sociale in profondità e vincere. Tale metodo viene esemplificato con la proposta di salario minimo europeo che si basa su possibili interventi legislativi di sostegno (non sostitutivi, e soprattutto mai di esonero) delle funzioni delle relazioni industriali e della contrattazione collettiva.File | Dimensione | Formato | |
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