Ritratti femminili nelle lettere di Alessandra Macinghi Strozzi. Portraits féminins dans les lettres d'Alessandra Macinghi Strozzi

In addition to providing extensive information on the political and social history of Florence and female literacy, the letters sent by Alessandra Macinghi Strozzi to her exiled sons between 1447 and 1470 help to outline the strategies relating to marriage alliances, a delicate aspect of city life. Engaged in the search for wives for her two sons, Alessandra enriches her correspondence with realistic female descriptions, which, through the use of a precise and constant lexicon, on the one hand outline the 'canon' of the qualities required for a good wife, on the other hand betray cultural and stylistic consonances with familiar and popular literature. These consonances are analytically studied in the contribution through the comparison with previous or contemporary literary texts and, in particular, through the precise analysis of the lexicon used, supported, from a philological perspective, by the frequent use of historical dictionaries of the language and by the study of Macinghi Strozzi's usus scribendi.

Oltre a fornire ampie informazioni sulla storia politica e sociale di Firenze e sull’alfabetizzazione femminile, le lettere inviate da Alessandra Macinghi Strozzi ai figli esuli tra il 1447 e il 1470 contribuiscono a delineare le strategie relative alle alleanze matrimoniali, delicato aspetto della vita cittadina. Impegnata nella ricerca di mogli per i suoi due figli, Alessandra arricchisce la propria corrispondenza di realistiche descrizioni femminili, che, attraverso l’impiego di un lessico preciso e costante, da un lato tratteggiano il ‘canone’ delle qualità richieste a una buona moglie, dall’altro tradiscono consonanze culturali e stilistiche con la letteratura di ambito familiare e popolare. Tali consonanze vengono analiticamente scandagliate nel contributo attraverso il confronto con testi letterari antecedenti o coevi e, in particolare, attraverso la puntuale analisi del lessico impiegato, supportata, in prospettiva filologica, dal frequente ricorso ai dizionari storici della lingua e dallo studio dell'usus scribendi dell'autrice.