Le conseguenze della pandemia da Covid-19, soprattutto quelle legate al distanziamento sociale, hanno avuto un forte impatto sul benessere di adulti e bambini. Per questi ultimi, in particolare, privati del supporto in presenza dei pari e delle istituzioni educative e scolastiche, i genitori hanno assunto un ruolo fondamentale nel modulare e contenere le loro angosce. Abbiamo pertanto condotto una ricerca su bambini di scuola primaria e sulle loro madri, con l'obiettivo di indagarne la competenza emotiva, il livello di stress percepito e la capacità di far fronte all'evento stressante. L’ipotesi era che la funzione riflessiva materna potesse agevolare i figli nel comprendere e condividere i propri vissuti emotivi, configurandosi come fattore di protezione dallo sviluppo di elevati livelli di stress. Metodo. Hanno preso parte allo studio N = 415 (NF = 250) bambini italiani di classi terze, quarte e quinte di scuole primarie del centro-nord Italia (età media = 9.41 anni), insieme alle loro madri. Sia ai bambini, sia alle madri sono stati somministrati questionari per misurare la competenza nell’attribuzione di corretti stati mentali (ToM: e.g., Eyes test), così come l’impatto stressante dell’emergenza sanitaria vissuta (IES), unitamente alle strategie utilizzate per fronteggiarla (scale di coping). Inoltre, alle madri è stato somministrato l’RFQ-8 per la valutazione della funzione riflessiva. Risultati. I dati sono stati analizzati attraverso due modelli di mediazione sequenziale tramite la macro PROCESS di SPSS (modello 6). Dall’analisi emerge come la funzione riflessiva materna abbia ridotto l’impatto dell’evento stressante percepito dai figli attraverso due differenti meccanismi: da una parte, attraverso un processo di doppia mediazione che passa per un’aumentata ToM materna e, di conseguenza, una maggiore ToM dei figli; d’altra parte, una maggiore funzione riflessiva induce le madri ad adottare meno strategie di coping di evitamento e ciò riverbera ulteriormente in minor stress percepito dai figli. Conclusioni. Da questa ricerca emerge come la funzione riflessiva materna rappresenti un fattore protettivo per promuovere il benessere psicologico in bambini a fronte di eventi stressanti. Infatti, le madri con migliori competenze di mentalizzazione non solo adoperano anche un minor numero di strategie di coping disfunzionali, ma stimolano anche una maggiore teoria della mente nei propri figli, che diventano così capaci di fronteggiare lo stress in modo più adattivo. In altre parole, la capacità delle madri di dare senso alle esperienze affettive dei figli e di comprenderne gli stati mentali influisce sulla medesima capacità dei bambini, e questo si traduce in una minor vulnerabilità dei bambini, riducendo l’impatto dell’evento stressante. Dal punto di vista applicativo, risulta importante favorire strategie educative mirate a stimolare la funzione riflessiva dei genitori e la ToM sia in adulti, sia in bambini coinvolti in eventi stressanti.
Cadamuro, A., Bisagno, E., Di Bernardo Gian, A., Cocco Veronica, M., Crapolicchio, E., Trifiletti, E., Vezzali, L., La funzione riflessiva materna come fattore di protezione dallo stress correlato al Covid-19 in bambini di scuola primaria., Abstract de <<ASSOCIAZIONE ITALIANA DI PSICOLOGIA. Giornate di Studio AIP “Emergenza COVID-19. Ricadute evolutive ed educative”Sezione di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione>>, (BARI -- ITA, 15-16 September 2020 ), Associazione Italiana di Psicologia - Sezione di Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione, BARI -- ITA 2020: 20-21 [http://hdl.handle.net/10807/178972]
La funzione riflessiva materna come fattore di protezione dallo stress correlato al Covid-19 in bambini di scuola primaria.
Crapolicchio, Eleonora;
2020
Abstract
Le conseguenze della pandemia da Covid-19, soprattutto quelle legate al distanziamento sociale, hanno avuto un forte impatto sul benessere di adulti e bambini. Per questi ultimi, in particolare, privati del supporto in presenza dei pari e delle istituzioni educative e scolastiche, i genitori hanno assunto un ruolo fondamentale nel modulare e contenere le loro angosce. Abbiamo pertanto condotto una ricerca su bambini di scuola primaria e sulle loro madri, con l'obiettivo di indagarne la competenza emotiva, il livello di stress percepito e la capacità di far fronte all'evento stressante. L’ipotesi era che la funzione riflessiva materna potesse agevolare i figli nel comprendere e condividere i propri vissuti emotivi, configurandosi come fattore di protezione dallo sviluppo di elevati livelli di stress. Metodo. Hanno preso parte allo studio N = 415 (NF = 250) bambini italiani di classi terze, quarte e quinte di scuole primarie del centro-nord Italia (età media = 9.41 anni), insieme alle loro madri. Sia ai bambini, sia alle madri sono stati somministrati questionari per misurare la competenza nell’attribuzione di corretti stati mentali (ToM: e.g., Eyes test), così come l’impatto stressante dell’emergenza sanitaria vissuta (IES), unitamente alle strategie utilizzate per fronteggiarla (scale di coping). Inoltre, alle madri è stato somministrato l’RFQ-8 per la valutazione della funzione riflessiva. Risultati. I dati sono stati analizzati attraverso due modelli di mediazione sequenziale tramite la macro PROCESS di SPSS (modello 6). Dall’analisi emerge come la funzione riflessiva materna abbia ridotto l’impatto dell’evento stressante percepito dai figli attraverso due differenti meccanismi: da una parte, attraverso un processo di doppia mediazione che passa per un’aumentata ToM materna e, di conseguenza, una maggiore ToM dei figli; d’altra parte, una maggiore funzione riflessiva induce le madri ad adottare meno strategie di coping di evitamento e ciò riverbera ulteriormente in minor stress percepito dai figli. Conclusioni. Da questa ricerca emerge come la funzione riflessiva materna rappresenti un fattore protettivo per promuovere il benessere psicologico in bambini a fronte di eventi stressanti. Infatti, le madri con migliori competenze di mentalizzazione non solo adoperano anche un minor numero di strategie di coping disfunzionali, ma stimolano anche una maggiore teoria della mente nei propri figli, che diventano così capaci di fronteggiare lo stress in modo più adattivo. In altre parole, la capacità delle madri di dare senso alle esperienze affettive dei figli e di comprenderne gli stati mentali influisce sulla medesima capacità dei bambini, e questo si traduce in una minor vulnerabilità dei bambini, riducendo l’impatto dell’evento stressante. Dal punto di vista applicativo, risulta importante favorire strategie educative mirate a stimolare la funzione riflessiva dei genitori e la ToM sia in adulti, sia in bambini coinvolti in eventi stressanti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.