Scopo del presente studio è quello delineare la rappresentazione che lo psicologo dipendente di un servizio pubblico ha della propria appartenenza istituzionale e della relazione con l'utenza. Inoltre si intende verificare se la specificità della formazione professionale (psicodinamica o sistemico-relazionale) incida sulla rappresentazione e percezione del proprio lavoro. Sono state condotte delle interviste a 16 psicologi dipendenti dell' A.S.L. Città di Milano e Provincia. E' stato inoltre somministrato il Disegno Simbolico dello Spazio di Vita Lavorativo (DSSL), uno strumento grafico-proiettivo che permette di cogliere la rappresentazione che il soggetto ha del mondo lavorativo. I risultati evidenziano alcune differenze tra psicologi psicodinamici e sistemici: per i sistemici, la rappresentazione di sé in una posizione marginale sembra favorire una maggiore consapevolezza dell¿appartenenza istituzionale, mentre per gli psicodinamici quest'ultima sembra essere maggiormente favorita dalla rappresentazione di sé in posizione centrale o semicentrale. I risultati evidenziano come, al di là delle diverse rappresentazioni di sé nell'istituzione, la differenza sostanziale che emerge riguardi il rapporto con l'utenza: i sistemici si rappresentano maggiormente in relazione con l'utenza, a differenza degli psicodinamici che si rappresentano in termini di vicinanza rispetto all'utenza, ma omettono le relazioni. Sembra emergere dunque un'operatività centrata più su modalità difensive, rispetto all'operatività dei sistemici i quali sembrano contemplare maggiormente una certa dipendenza istituzionale.

Rosnati, R., Kuciukian, S., Favia, C., Lo psicologo nel servizio pubblico e la rappresentazione del proprio lavoro: l'applicazione di uno strumento grafico-proiettivo, <<RIVISTA DI PSICOTERAPIA RELAZIONALE>>, 2003; 2003 (17): 57-71 [http://hdl.handle.net/10807/17840]

Lo psicologo nel servizio pubblico e la rappresentazione del proprio lavoro: l'applicazione di uno strumento grafico-proiettivo

Rosnati, Rosa;
2003

Abstract

Scopo del presente studio è quello delineare la rappresentazione che lo psicologo dipendente di un servizio pubblico ha della propria appartenenza istituzionale e della relazione con l'utenza. Inoltre si intende verificare se la specificità della formazione professionale (psicodinamica o sistemico-relazionale) incida sulla rappresentazione e percezione del proprio lavoro. Sono state condotte delle interviste a 16 psicologi dipendenti dell' A.S.L. Città di Milano e Provincia. E' stato inoltre somministrato il Disegno Simbolico dello Spazio di Vita Lavorativo (DSSL), uno strumento grafico-proiettivo che permette di cogliere la rappresentazione che il soggetto ha del mondo lavorativo. I risultati evidenziano alcune differenze tra psicologi psicodinamici e sistemici: per i sistemici, la rappresentazione di sé in una posizione marginale sembra favorire una maggiore consapevolezza dell¿appartenenza istituzionale, mentre per gli psicodinamici quest'ultima sembra essere maggiormente favorita dalla rappresentazione di sé in posizione centrale o semicentrale. I risultati evidenziano come, al di là delle diverse rappresentazioni di sé nell'istituzione, la differenza sostanziale che emerge riguardi il rapporto con l'utenza: i sistemici si rappresentano maggiormente in relazione con l'utenza, a differenza degli psicodinamici che si rappresentano in termini di vicinanza rispetto all'utenza, ma omettono le relazioni. Sembra emergere dunque un'operatività centrata più su modalità difensive, rispetto all'operatività dei sistemici i quali sembrano contemplare maggiormente una certa dipendenza istituzionale.
2003
Italiano
Rosnati, R., Kuciukian, S., Favia, C., Lo psicologo nel servizio pubblico e la rappresentazione del proprio lavoro: l'applicazione di uno strumento grafico-proiettivo, <<RIVISTA DI PSICOTERAPIA RELAZIONALE>>, 2003; 2003 (17): 57-71 [http://hdl.handle.net/10807/17840]
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