A partire dalla valutazione dell'esito del referendum costituzionale celebratosi nel giugno 2006, il saggio si propone di riflettere criticamente sulla questione della riforma organica della II Parte della Costituzione, ponendo il problema della intrinseca connessione tra sistema dei diritti e disciplina dell'organizzazione costituzionale. Quest'ultima, strutturata alla luce della divisione dei poteri - principio inestricabilmente intrecciato con l'evoluzione del costituzionalismo moderno - è apparsa minacciata dalla considerevole concentrazione di poteri in capo al Presidente del Consiglio, con potenziali, significative ricadute sulla conservazione dell'equilibrio tra pesi e contrappesi, carattere tipico dello Stato costituzionale contemporaneo.
Satta, V. S. G., Quali riforme dopo il referendum del giugno 2006?, <<ORIENTAMENTI SOCIALI SARDI>>, 2006; (2): 52-60 [http://hdl.handle.net/10807/178274]
Quali riforme dopo il referendum del giugno 2006?
Satta, Vincenzo Salvatore Gonario
2006
Abstract
A partire dalla valutazione dell'esito del referendum costituzionale celebratosi nel giugno 2006, il saggio si propone di riflettere criticamente sulla questione della riforma organica della II Parte della Costituzione, ponendo il problema della intrinseca connessione tra sistema dei diritti e disciplina dell'organizzazione costituzionale. Quest'ultima, strutturata alla luce della divisione dei poteri - principio inestricabilmente intrecciato con l'evoluzione del costituzionalismo moderno - è apparsa minacciata dalla considerevole concentrazione di poteri in capo al Presidente del Consiglio, con potenziali, significative ricadute sulla conservazione dell'equilibrio tra pesi e contrappesi, carattere tipico dello Stato costituzionale contemporaneo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.