Lo studio e la documentazione degli affreschi esistenti sono iniziati nell’anno 2015 ed hanno visto un’intensa attività di ricerca da parte delle studiose, confluita nel testo dal titolo Le pitture della galleria superiore della cappella di S. Aquilino Milano: i motivi e le tecniche nel loro spazio architettonico, di cui si attende la pubblicazione in tempi prossimi su una rivista di archeologia specificatamente dedicata. Le pitture tardoantiche del sacello non sono mai state fatte oggetto di uno studio monografico; l’obiettivo è stato dunque quello di documentarle e descriverle al fine di studiarne, per la prima volta, i motivi ed il loro significato oltre che l’esecuzione dal punto di vista tecnico. Le pareti e le volte dipinte si inserivano in un articolato sistema decorativo con evidenti rimandi cristologici comprendente anche mosaici, sono perciò state studiate anche in relazione ad esso, per indagarne infine la loro funzionalità all’interno del contesto architettonico di appartenenza. Le pareti imitano lastre di rivestimento in marmi colorati (i quali sono stati debitamente riconosciuti) e le volte simulano, invece, un soffitto cassettonato con simboli animalistici dipinti dei quali si offre nel testo una prima interpretazione. Si propone una datazione nell’ambito del V secolo d.C. e si portano a sostegno numerosi confronti coevi. Sebbene poco visibili dal basso, le pitture potevano forse essere fruite da un’élite (militare?) che partecipava al rito di depositio-consecratio di un imperatore di cui le fonti non fanno esplicita menzione. Ci si propone di continuare a studiare l’argomento sotto nuovi punti di vista, come quello tecnico e scientifico (pigmenti usati, analisi archeometriche etc.), anche mediante l’ausilio di esperti.
Neri, E., Marchisio, R., Turconi, L., Le pitture della galleria superiore della cappella di S. Aquilino a Milano: i motivi e le tecniche nel loro spazio architettonico, <<RIVISTA DI ARCHEOLOGIA>>, 2018; XLI-2017 (N/A): 125-150 [http://hdl.handle.net/10807/177817]
Le pitture della galleria superiore della cappella di S. Aquilino a Milano: i motivi e le tecniche nel loro spazio architettonico
Neri, Elisabetta
Primo
;Marchisio, Romina
Secondo
;
2018
Abstract
Lo studio e la documentazione degli affreschi esistenti sono iniziati nell’anno 2015 ed hanno visto un’intensa attività di ricerca da parte delle studiose, confluita nel testo dal titolo Le pitture della galleria superiore della cappella di S. Aquilino Milano: i motivi e le tecniche nel loro spazio architettonico, di cui si attende la pubblicazione in tempi prossimi su una rivista di archeologia specificatamente dedicata. Le pitture tardoantiche del sacello non sono mai state fatte oggetto di uno studio monografico; l’obiettivo è stato dunque quello di documentarle e descriverle al fine di studiarne, per la prima volta, i motivi ed il loro significato oltre che l’esecuzione dal punto di vista tecnico. Le pareti e le volte dipinte si inserivano in un articolato sistema decorativo con evidenti rimandi cristologici comprendente anche mosaici, sono perciò state studiate anche in relazione ad esso, per indagarne infine la loro funzionalità all’interno del contesto architettonico di appartenenza. Le pareti imitano lastre di rivestimento in marmi colorati (i quali sono stati debitamente riconosciuti) e le volte simulano, invece, un soffitto cassettonato con simboli animalistici dipinti dei quali si offre nel testo una prima interpretazione. Si propone una datazione nell’ambito del V secolo d.C. e si portano a sostegno numerosi confronti coevi. Sebbene poco visibili dal basso, le pitture potevano forse essere fruite da un’élite (militare?) che partecipava al rito di depositio-consecratio di un imperatore di cui le fonti non fanno esplicita menzione. Ci si propone di continuare a studiare l’argomento sotto nuovi punti di vista, come quello tecnico e scientifico (pigmenti usati, analisi archeometriche etc.), anche mediante l’ausilio di esperti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.