Nella letteratura il termine "tabù" viene associato al lavoro di cura in relazione soprattutto alle resistenze e alle rimozioni connesse alla sessualità dei pazienti, al coinvolgimento emotivo, al disagio e al burnout dei caregivers, al disgusto del corpo senescente o malato, all'impotenza, al dolore e alla morte. Tutti aspetti che, in modi e in misure diversi, entrano in gioco nelle situazioni-limite con cui talvolta i professionisti della salute devono confrontarsi. È necessario pertanto sollevare il velo della reticenza su questi temi e offrire agli operatori della cura spazi di pensiero e strumenti per elaborare ciò che, ancorché "proibito" dalla logica dell'impassibilità e della prestazione, è in realtà più "sacro" all'interno della relazione terapeutica.
Bruzzone, D., Zannini, L., Introduzione. I tabù nel lavoro di cura, in Daniele Bruzzon, D. B., Lucia Zannin, L. Z. (ed.), Sfidare i tabù della cura. Percorsi di formazione emotiva dei professionisti, FrancoAngeli, Milano 2021: 11- 16 [http://hdl.handle.net/10807/177221]
Introduzione. I tabù nel lavoro di cura
Bruzzone, Daniele
;
2021
Abstract
Nella letteratura il termine "tabù" viene associato al lavoro di cura in relazione soprattutto alle resistenze e alle rimozioni connesse alla sessualità dei pazienti, al coinvolgimento emotivo, al disagio e al burnout dei caregivers, al disgusto del corpo senescente o malato, all'impotenza, al dolore e alla morte. Tutti aspetti che, in modi e in misure diversi, entrano in gioco nelle situazioni-limite con cui talvolta i professionisti della salute devono confrontarsi. È necessario pertanto sollevare il velo della reticenza su questi temi e offrire agli operatori della cura spazi di pensiero e strumenti per elaborare ciò che, ancorché "proibito" dalla logica dell'impassibilità e della prestazione, è in realtà più "sacro" all'interno della relazione terapeutica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.