The paper describes Spelling, Phonetics, General Phaenomena and Morphology of the mid-14th century literary Pistojese vernacular. The research is based on the codex Firenze, Biblioteca Riccardiana, 2268 (= R2), which transmits Mazzeo Bellebuoni’s 1333 volgarizzamento of Guido delle Colonne’s 'Historia destructionis Troiae'. The critical edition of the so-called 'Troiano Riccardiano' is currently in progress, so the present linguistic analysis is partial and grounded on a significant pattern that corresponds with approximately 27% of the total lenght of the manuscript. The result of the scrutiny proves that this kind of Pistojese lost many of its most peculiar linguistic elements due to the Florentine’s political action and superstratum: within two generations the Pistoia’s medieval dialect is subjected to a levelling process and appears rather different from the arcaic variety, which is known especially through the documentary writings, the canzoniere Palatino and overall through ser Soffredi del Grazia’s codex Pistoia, Biblioteca Comunale Forteguerriana A.53, that cointains a volgarizzamento composed in 1275 and transbribed three years later by Lanfranco di ser Jacopo del Bene. Nevertheless, some Pistojese grammatical characteristics remains in R2 and they recommend the selections of this witness of the 'Troiano Riccardiano', which is linguistically close to the original, for the first philological edition of this text.

L’articolo mira a produrre una descrizione della grafia, della fonetica, dei fenomeni generali e della morfologia della lingua pistoiese letteraria primo- e medio-trecentesca così come emerge dal codice Firenze, Biblioteca Riccardiana, 2268 (= R2), databile intorno alla metà del secolo e latore del volgarizzamento di Mazzeo Bellebuoni dell’'Historia destructionis Troiae' (a. 1333). Lo spoglio, in attesa dell’edizione integrale del manoscritto, è condotto sopra un campione significativo del testimone, pari a un terzo circa della sua lunghezza totale. Ciò che emerge da un’analisi linguistica pur parziale del cosiddetto 'Troiano Riccardiano' è che il pistoiese del pieno XIV secolo ha perduto molti dei suoi tratti più caratteristici e distintivi, scolorendo nella varietà fiorentina: dunque, nel giro di due generazioni (il volgarizzamento di ser Soffredi del Grazia, il più antico monumento artistico del volgare di Pistoia, rimonta al 1275 ed è tràdito da un codice di soli tre anni posteriore copiato da Lanfranco di ser Jacopo del Bene, il ms. Forteguerriano A.53), l’azione del dominio politico di Firenze ha perturbato il vernacolo pistoiese livellando numerosi dei suoi aspetti grammaticali più arcaici, ancora ben rappresentati da Soffredi, dal canzoniere Palatino e dalle antiche scritture di carattere pratico; altri tratti idiomatici, invece, permangono in R2 e ne confortano la collocazione geolinguistica a Pistoia: di qui l’opportunità d’eleggere questo testimone, omologo per lingua all’originale, a fondamento d’una prima edizione critica dell’opera del Bellebuoni.

Pregnolato, S., Lineamenti del pistoiese letterario di pieno Trecento. Risultanze grafiche e fonomorfologiche dal 'Troiano Riccardiano', <<STUDI DI GRAMMATICA ITALIANA>>, 2019; 38 (N/A): 23-144 [http://hdl.handle.net/10807/177080]

Lineamenti del pistoiese letterario di pieno Trecento. Risultanze grafiche e fonomorfologiche dal 'Troiano Riccardiano'

Pregnolato, Simone
Primo
2019

Abstract

The paper describes Spelling, Phonetics, General Phaenomena and Morphology of the mid-14th century literary Pistojese vernacular. The research is based on the codex Firenze, Biblioteca Riccardiana, 2268 (= R2), which transmits Mazzeo Bellebuoni’s 1333 volgarizzamento of Guido delle Colonne’s 'Historia destructionis Troiae'. The critical edition of the so-called 'Troiano Riccardiano' is currently in progress, so the present linguistic analysis is partial and grounded on a significant pattern that corresponds with approximately 27% of the total lenght of the manuscript. The result of the scrutiny proves that this kind of Pistojese lost many of its most peculiar linguistic elements due to the Florentine’s political action and superstratum: within two generations the Pistoia’s medieval dialect is subjected to a levelling process and appears rather different from the arcaic variety, which is known especially through the documentary writings, the canzoniere Palatino and overall through ser Soffredi del Grazia’s codex Pistoia, Biblioteca Comunale Forteguerriana A.53, that cointains a volgarizzamento composed in 1275 and transbribed three years later by Lanfranco di ser Jacopo del Bene. Nevertheless, some Pistojese grammatical characteristics remains in R2 and they recommend the selections of this witness of the 'Troiano Riccardiano', which is linguistically close to the original, for the first philological edition of this text.
2019
Italiano
Pregnolato, S., Lineamenti del pistoiese letterario di pieno Trecento. Risultanze grafiche e fonomorfologiche dal 'Troiano Riccardiano', <<STUDI DI GRAMMATICA ITALIANA>>, 2019; 38 (N/A): 23-144 [http://hdl.handle.net/10807/177080]
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