La presente indagine si occupa dell'abbandono scolastico nella scuola media inferiore. In particolare, si propone di esplorare le percezioni e le rappresentazioni che i dropouts hanno della loro condizione esistenziale con riferimento a quattro aree di esperienza: la vita scolastica, sfociata nell'abbandono, le relazioni amicali e familiari, il lavoro, se presente. Si e' esaminato la popolazione della scuola media inferiore di una cittaionario di Attribuzione (Q.d.A.) ed un Dossier composto da due diverse modalita' di lettura di un caso di abuso. I risultati hanno evidenziato una tendenza generale a formulare attribuzioni di tipo interno in occasione della valutazione diretta (Q.d.A.) di comportamenti abusanti, in modo tale che i soggetti sono risultati tanto piu' in sintonia con la norma di internalita'quanto piu' distanti sul piano professionale dalla situazione oggetto di valutazione. L'analisi dei dati relativi alla valutazione indiretta (Dossier) di comportamenti attributivi ha invece evidenziato da parte degli appartenenti ai gruppi professionali effettivamente coinvolti nel trattamento di casi di abuso familiare, la preferenza per modalita' di valutazione di natura intermedia, soprattutto se poste a confronto con valutazioni ispirate ad una prospettiva di tipo esterno, preferenza da porre in relazione alla perticolare natura della situazione di lavoro sociale oggetto di indagine.
Groppo, M., Sempio Liverta, O., Confalonieri, E., Scaratti, G., I dropouts dell'obbligo scolastico. Un'analisi descrittiva, <<ARCHIVIO DI PSICOLOGIA, NEUROLOGIA E PSICHIATRIA>>, 1993; (n. 1): 81-93 [http://hdl.handle.net/10807/17647]
I dropouts dell'obbligo scolastico. Un'analisi descrittiva
Groppo, Mario;Sempio Liverta, Olga;Confalonieri, Emanuela;Scaratti, Giuseppe
1993
Abstract
La presente indagine si occupa dell'abbandono scolastico nella scuola media inferiore. In particolare, si propone di esplorare le percezioni e le rappresentazioni che i dropouts hanno della loro condizione esistenziale con riferimento a quattro aree di esperienza: la vita scolastica, sfociata nell'abbandono, le relazioni amicali e familiari, il lavoro, se presente. Si e' esaminato la popolazione della scuola media inferiore di una cittaionario di Attribuzione (Q.d.A.) ed un Dossier composto da due diverse modalita' di lettura di un caso di abuso. I risultati hanno evidenziato una tendenza generale a formulare attribuzioni di tipo interno in occasione della valutazione diretta (Q.d.A.) di comportamenti abusanti, in modo tale che i soggetti sono risultati tanto piu' in sintonia con la norma di internalita'quanto piu' distanti sul piano professionale dalla situazione oggetto di valutazione. L'analisi dei dati relativi alla valutazione indiretta (Dossier) di comportamenti attributivi ha invece evidenziato da parte degli appartenenti ai gruppi professionali effettivamente coinvolti nel trattamento di casi di abuso familiare, la preferenza per modalita' di valutazione di natura intermedia, soprattutto se poste a confronto con valutazioni ispirate ad una prospettiva di tipo esterno, preferenza da porre in relazione alla perticolare natura della situazione di lavoro sociale oggetto di indagine.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.