Incoraggiando le molteplici iniziative promosse dalla Gioventù di Azione Cattolica, Pio XI appoggiò anche il lavoro della Anonima Veritas Editrice (AVE), l’impresa editoriale fondata e gestita dai vertici del sodalizio giovanile maschile a partire dal 1928. Il saggio intende ricostruire la progettualità pedagogica dell’AVE durante il pontificato rattiano, riferendosi non soltanto ai contenuti dei volumi da essa pubblicati ma anche alle forme della comunicazione educativa cui si riferivano gli stessi volumi. Come è stato suggerito anche da alcuni dei più autorevoli storici dell’associazionismo cattolico, l’assunzione di un punto di vista storico-educativo consente di entrare nel vivo della missione specifica della Gioventù di Azione Cattolica; una missione anzitutto formativa, prima che culturale e politica. La vocazione popolare dell’editrice, che mirava a diffondere testi con cui raggiungere tutti i giovani che frequentavano gli ambienti ecclesiali, rende lo studio delle sue pubblicazioni un interessante oggetto di ricerca per aggiungere un nuovo tassello all’articolato mosaico del progetto educativo del mondo cattolico italiano tra la fine degli anni Venti e lungo gli anni Trenta del XX secolo.
Alfieri, P., Libri per la gioventù cattolica. L’Anonima Veritas Editrice negli anni di Pio XI, in Pio XI e il suo tempo. Atti del Convegno. Desio, 8 febbraio 2020, (Desio, 08-08 February 2020), DAM Consulting, Desio 2020: 63-72 [http://hdl.handle.net/10807/174638]
Libri per la gioventù cattolica. L’Anonima Veritas Editrice negli anni di Pio XI
Alfieri, Paolo
2020
Abstract
Incoraggiando le molteplici iniziative promosse dalla Gioventù di Azione Cattolica, Pio XI appoggiò anche il lavoro della Anonima Veritas Editrice (AVE), l’impresa editoriale fondata e gestita dai vertici del sodalizio giovanile maschile a partire dal 1928. Il saggio intende ricostruire la progettualità pedagogica dell’AVE durante il pontificato rattiano, riferendosi non soltanto ai contenuti dei volumi da essa pubblicati ma anche alle forme della comunicazione educativa cui si riferivano gli stessi volumi. Come è stato suggerito anche da alcuni dei più autorevoli storici dell’associazionismo cattolico, l’assunzione di un punto di vista storico-educativo consente di entrare nel vivo della missione specifica della Gioventù di Azione Cattolica; una missione anzitutto formativa, prima che culturale e politica. La vocazione popolare dell’editrice, che mirava a diffondere testi con cui raggiungere tutti i giovani che frequentavano gli ambienti ecclesiali, rende lo studio delle sue pubblicazioni un interessante oggetto di ricerca per aggiungere un nuovo tassello all’articolato mosaico del progetto educativo del mondo cattolico italiano tra la fine degli anni Venti e lungo gli anni Trenta del XX secolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.