Della didattica a distanza, che pure è servita a contenere i danni scolastici, altrimenti irreparabili, della pandemia, si mettono in luce i limiti oggettivi, dipendenti cioè dalla natura stessa del canale virtuale e non dall’impiego elementare o comunque poco raffinato della strumentazione tecnologica da parte degli utenti. Si sottolinea, per converso, l'utilità del digitale nell'ambito di una didattica in presenza, attraverso alcuni esempi di applicazione nel campo della letteratura italiana moderna e contemporanea.

Langella, G., Spazi fisici, realtà virtuali: luoghi e non luoghi della didattica, <<OBLIO>>, 2020; X (38-39): 260-264 [http://hdl.handle.net/10807/174261]

Spazi fisici, realtà virtuali: luoghi e non luoghi della didattica

Langella, Giuseppe
2020

Abstract

Della didattica a distanza, che pure è servita a contenere i danni scolastici, altrimenti irreparabili, della pandemia, si mettono in luce i limiti oggettivi, dipendenti cioè dalla natura stessa del canale virtuale e non dall’impiego elementare o comunque poco raffinato della strumentazione tecnologica da parte degli utenti. Si sottolinea, per converso, l'utilità del digitale nell'ambito di una didattica in presenza, attraverso alcuni esempi di applicazione nel campo della letteratura italiana moderna e contemporanea.
2020
Italiano
Langella, G., Spazi fisici, realtà virtuali: luoghi e non luoghi della didattica, <<OBLIO>>, 2020; X (38-39): 260-264 [http://hdl.handle.net/10807/174261]
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