All’interno dei Servizi di tutela minorile, i coordinatori e i responsabili di Servizio svolgono una funzione cruciale per il buon funzionamento dell’organizzazione. Il loro lavoro, inquadrabile in una figura di middle-management, non gode ancora della giusta considerazione in termini di formazione e di ricerca, nonostante la complessità che lo caratterizza. Esistono inoltre eterogeneità e discrezionalità notevoli circa le competenze e i compiti che attengono a questo ruolo. Dopo una breve descrizione delle sfide che interessano il lavoro di responsabili e di coordinatori in questo ambito d’intervento, l’articolo presenta alcune idee chiave a sostegno dell’esercizio di questo ruolo. Idee e riflessioni che discendono dal metodo del Relational Social Work e in particolare dal concetto di guida relazionale. Combinando la conoscenza del metodo e l’esperienza operativa maturata nel ruolo di coordinatrice, l’autrice intende offrire una declinazione delle funzioni di guida relazionale a livello di middle-management. L’auspicio è che tale declinazione e le riflessioni che seguono possano sostenere il lavoro di coloro che devono guidare équipe di professionisti in tutela minorile dando concretezza alla mission insita nel loro ruolo: aiutare gli operatori sociali affinché possano aiutare le famiglie in situazione di difficoltà.
Cabiati, E., Come una guida relazionale. Riflessioni metodologiche sul ruolo manageriale in tutela minorile, <<LAVORO SOCIALE>>, 2019; (6/19): 7-19 [http://hdl.handle.net/10807/171329]
Come una guida relazionale. Riflessioni metodologiche sul ruolo manageriale in tutela minorile
Cabiati, Elena
2019
Abstract
All’interno dei Servizi di tutela minorile, i coordinatori e i responsabili di Servizio svolgono una funzione cruciale per il buon funzionamento dell’organizzazione. Il loro lavoro, inquadrabile in una figura di middle-management, non gode ancora della giusta considerazione in termini di formazione e di ricerca, nonostante la complessità che lo caratterizza. Esistono inoltre eterogeneità e discrezionalità notevoli circa le competenze e i compiti che attengono a questo ruolo. Dopo una breve descrizione delle sfide che interessano il lavoro di responsabili e di coordinatori in questo ambito d’intervento, l’articolo presenta alcune idee chiave a sostegno dell’esercizio di questo ruolo. Idee e riflessioni che discendono dal metodo del Relational Social Work e in particolare dal concetto di guida relazionale. Combinando la conoscenza del metodo e l’esperienza operativa maturata nel ruolo di coordinatrice, l’autrice intende offrire una declinazione delle funzioni di guida relazionale a livello di middle-management. L’auspicio è che tale declinazione e le riflessioni che seguono possano sostenere il lavoro di coloro che devono guidare équipe di professionisti in tutela minorile dando concretezza alla mission insita nel loro ruolo: aiutare gli operatori sociali affinché possano aiutare le famiglie in situazione di difficoltà.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.