Fin dall’inizio della crisi dovuta a COVID-19, e sempre più con il passare dei mesi, le mascherine sono diventate metonimiche della pandemia stessa: la parte per il tutto. Le ragioni del fenomeno sono molteplici. Inizialmente, le ambigue dichiarazioni scientifiche relative alla loro “non efficacia” nel proteggere le persone sane dall’infezione ne hanno fatto un paradigma di mancanza di trasparenza e fiducia verso i cittadini da parte delle autorità, quando il problema era in primo luogo la scarsità dei dispositivi di protezione individuale (DPI). In seguito, il loro uso e la loro discussa obbligatorietà in luoghi chiusi e/o aperti sono diventati tout court il vessillo di concezioni differenti delle società liberaldemocratiche, del governo della pandemia e dei diritti dei cittadini.
Tallacchini, M., Collaborare per la salute: i cittadini e le mascherine, <<EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE>>, 2020; 44 (5-6): 325-326. [doi:10.19191/EP20.5-6.P325.007] [http://hdl.handle.net/10807/170398]
Collaborare per la salute: i cittadini e le mascherine
Tallacchini, Mariachiara
Primo
2020
Abstract
Fin dall’inizio della crisi dovuta a COVID-19, e sempre più con il passare dei mesi, le mascherine sono diventate metonimiche della pandemia stessa: la parte per il tutto. Le ragioni del fenomeno sono molteplici. Inizialmente, le ambigue dichiarazioni scientifiche relative alla loro “non efficacia” nel proteggere le persone sane dall’infezione ne hanno fatto un paradigma di mancanza di trasparenza e fiducia verso i cittadini da parte delle autorità, quando il problema era in primo luogo la scarsità dei dispositivi di protezione individuale (DPI). In seguito, il loro uso e la loro discussa obbligatorietà in luoghi chiusi e/o aperti sono diventati tout court il vessillo di concezioni differenti delle società liberaldemocratiche, del governo della pandemia e dei diritti dei cittadini.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.