1. Premessa. – 2. L’impostazione (in sintesi) della normativa emergenziale Covid-19 in materia di tutela della salute nei luoghi di lavoro. – 2.1. Segue. Un’ipotesi di classificazione delle diverse tipologie di misure di sicurezza previste dalla normativa emergenziale. – 3. L’art. 2087 c.c., oltre le regole di comportamento positivizzate. – 3.1. Segue. E anche oltre il d.lgs. n. 81 del 2008 ed il problema della qualificazione del rischio Covid-19 come rischio specifico o meno. – 4. L’assenza (allo stato) di disposizioni che limitino espressamente la portata dell’art. 2087 c.c. al rispetto delle misure di sicurezza introdotte dalla normativa emergenziale. – 5. I presupposti, essenziali, della responsabilità civile del datore di lavoro. – 6. Integrazione delle misure di sicurezza positivizzate e «legge di copertura». – 7. Per un approccio rigoroso all’applicazione dell’art. 2087 c.c. – 7.1. Segue. La valutazione governativa dello stato della scienza, dell’esperienza e della tecnica. – 7.2. Segue. L’affidamento del privato sulla «certezza e sicurezza dell’ordinamento giuridico». – 7.3. Segue. Contemperamento di diritti costituzionali e misure cautelari. – 8. L’art. 2087 c.c. nel perimetro delle misure di sicurezza positivizzate. – 8.1. Segue. L’art. 2087 c.c. e le prestazioni di sicurezza «innominate» per il diligente adattamento delle misure di protezione “elastiche” previste dalla normativa emergenziale (i cosiddetti protocolli aziendali). – 8.2. Segue. La prova dell’inadempimento di misure di sicurezza positivizzate e di quelle innominate. –8.3. Segue. Il caso dello smart working come misura di sicurezza. – 9. Spunti sul tema della prova del nesso tra inadempimento e danno.
Marazza, M., L’art. 2087 c.c. nella pandemia Covid-19 (e oltre), <<RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL LAVORO>>, 2020; XXXIX-2020 (2): 267-284 [http://hdl.handle.net/10807/170050]
L’art. 2087 c.c. nella pandemia Covid-19 (e oltre)
Marazza, Marco
2020
Abstract
1. Premessa. – 2. L’impostazione (in sintesi) della normativa emergenziale Covid-19 in materia di tutela della salute nei luoghi di lavoro. – 2.1. Segue. Un’ipotesi di classificazione delle diverse tipologie di misure di sicurezza previste dalla normativa emergenziale. – 3. L’art. 2087 c.c., oltre le regole di comportamento positivizzate. – 3.1. Segue. E anche oltre il d.lgs. n. 81 del 2008 ed il problema della qualificazione del rischio Covid-19 come rischio specifico o meno. – 4. L’assenza (allo stato) di disposizioni che limitino espressamente la portata dell’art. 2087 c.c. al rispetto delle misure di sicurezza introdotte dalla normativa emergenziale. – 5. I presupposti, essenziali, della responsabilità civile del datore di lavoro. – 6. Integrazione delle misure di sicurezza positivizzate e «legge di copertura». – 7. Per un approccio rigoroso all’applicazione dell’art. 2087 c.c. – 7.1. Segue. La valutazione governativa dello stato della scienza, dell’esperienza e della tecnica. – 7.2. Segue. L’affidamento del privato sulla «certezza e sicurezza dell’ordinamento giuridico». – 7.3. Segue. Contemperamento di diritti costituzionali e misure cautelari. – 8. L’art. 2087 c.c. nel perimetro delle misure di sicurezza positivizzate. – 8.1. Segue. L’art. 2087 c.c. e le prestazioni di sicurezza «innominate» per il diligente adattamento delle misure di protezione “elastiche” previste dalla normativa emergenziale (i cosiddetti protocolli aziendali). – 8.2. Segue. La prova dell’inadempimento di misure di sicurezza positivizzate e di quelle innominate. –8.3. Segue. Il caso dello smart working come misura di sicurezza. – 9. Spunti sul tema della prova del nesso tra inadempimento e danno.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.