LA PREDICAZIONE CAPPUCCINA PER LE QUARANTORE E UN SERMONARIO ANNOTATO DELLA FINE DEL SEICENTO.

The essay explores the dramatic and performative dimension of the Forty Hours Devotion – one of the most important liturgical services of the Counter-Reformation - promoted by Capuchin Friars Minor between the sixteenth and seventeenth centuries. The first part summarizes the salient steps that marked the emergence of a precise system of celebration developed by the Order, highlighting those elements that made it original in choice of time, organization and, above all, detailed meditation practice. The second part is devoted to those changes that took place in the seventeenth century. Particular attention is dedicated to the new dramaturgy of the devotion: centered on the sermon, it was transformed from an interior “theater of contrition” into a “spectacle of penitence and conformation”. Lastly, the third part proposes an interpretation of the work Ultimi colpi al cuore de’peccatori, written by Capuchin Domenico de Sancto da Francavilla in 1694. This sermon collection - in vernacular and with printed margin notes on gestures and actions for the preacher - is a unique example of rhetorical dramaturgy, almost a playscript for an actor.

Il saggio indaga gli aspetti drammatici e performativi della devozione delle Quarantore – uno dei più importati servizi liturgici della Controriforma – promossa dai Frati Minori Cappuccini tra XVI e XVII secolo. Nella prima parte vengono ricapitolate le tappe salienti che segnarono il farsi di un preciso sistema celebrativo messo a punto dall’Ordine, enucleando quegli elementi che lo resero originale per scelta del tempo, stile organizzativo e soprattutto pratica di orazione metodicamente articolata. La seconda parte è dedicata al mutamento secentesco e in particolare alla nuova drammaturgia barocca della devozione la quale, orami centrata sulla predicazione, da interiore “teatro di contrizione” si trasforma in “spettacolo di penitenza e conformazione”. Nella terza parte, infine, viene proposta una lettura dell’opera Ultimi colpi al cuore de’peccatori composta nel 1694 dal cappuccino Domenico de Sancto da Francavilla, i cui sermoni – in volgare e dotati di didascalie a stampa relative a gesti e azioni del predicatore – costituiscono un esempio singolare di drammaturgia oratoria, quasi un copione d’attore.