Il presente lavoro ha ad oggetto lo studio della funzione di regolazione tariffaria dei servizi pubblici a rilevanza economica o, secondo la denominazione europea, servi- zi di interesse economico generale (SIEG). Dopo alcune brevi premesse in merito alla nozione di ‘tariffa’ e al rapporto a propor- zionalità inversa tra regolazione tariffaria e sviluppo concorrenziale dei mercati rela- tivi ai diversi SIEG, l’indagine prosegue con un’analisi diacronica della politica tarif- faria italiana al fine di evidenziare l’evoluzione dall’originario approccio macroeco- nomico e, principalmente, antinflazionistico al nuovo paradigma della ‘regolazione dell’efficienza’. La parte centrale del lavoro è dedicata allo studio dei due fondamentali metodi della regolazione tariffaria: i modelli del ‘Cost of Service’ e del ‘Price-Cap’. Con riguardo al secondo, l’analisi si concentra su due principali criticità, segnatamente il livello di produttività esigibile dalle imprese regolate e la necessaria imposizione di obblighi qualitativi dell’offerta al fine di non frustrare gli obiettivi di sviluppo dell’efficienza produttiva. Nella parte finale del lavoro, sono indagate le implicazioni in materia tariffaria corre- late ai fondamentali principi di economicità e redditività, enunciati in via generale dalla legge 14 novembre 1995, n. 481. A tale riguardo, una particolare attenzione è rivolta all’individuazione delle opzioni di ‘policy’ sottese alle scelte regolatorie in esa- me, con più ampia riflessione critica in merito alla fondatezza dell’assunto teorico re- lativo alla pretesa ‘neutralità tecnica’ della potestà di regolazione tariffaria, special- mente laddove esercitata da autorità amministrative indipendenti. Una possibile soluzione alle criticità segnalate si ritrova sul piano dei criteri di riparto delle competenze in materia tariffaria. A tal fine, si assumerà la fondamentale distin- zione tra ‘regolazione sociale’ (o ‘redistributiva’) e ‘regolazione economica’, quale base per la distribuzione delle funzioni tra autorità con differente legittimazione (i.e. politico-rappresentativa o tecnica).
Vaccari, S., S. Vaccari, Le tariffe dei servizi pubblici tra teoria economica e regolazione amministrativa, in Rivista della Regolazione dei Mercati, 2020, II, 367 e ss., <<RIVISTA DELLA REGOLAZIONE DEI MERCATI>>, 2020; (2): 367-396 [http://hdl.handle.net/10807/165185]
S. Vaccari, Le tariffe dei servizi pubblici tra teoria economica e regolazione amministrativa, in Rivista della Regolazione dei Mercati, 2020, II, 367 e ss.
Vaccari, StefanoPrimo
2020
Abstract
Il presente lavoro ha ad oggetto lo studio della funzione di regolazione tariffaria dei servizi pubblici a rilevanza economica o, secondo la denominazione europea, servi- zi di interesse economico generale (SIEG). Dopo alcune brevi premesse in merito alla nozione di ‘tariffa’ e al rapporto a propor- zionalità inversa tra regolazione tariffaria e sviluppo concorrenziale dei mercati rela- tivi ai diversi SIEG, l’indagine prosegue con un’analisi diacronica della politica tarif- faria italiana al fine di evidenziare l’evoluzione dall’originario approccio macroeco- nomico e, principalmente, antinflazionistico al nuovo paradigma della ‘regolazione dell’efficienza’. La parte centrale del lavoro è dedicata allo studio dei due fondamentali metodi della regolazione tariffaria: i modelli del ‘Cost of Service’ e del ‘Price-Cap’. Con riguardo al secondo, l’analisi si concentra su due principali criticità, segnatamente il livello di produttività esigibile dalle imprese regolate e la necessaria imposizione di obblighi qualitativi dell’offerta al fine di non frustrare gli obiettivi di sviluppo dell’efficienza produttiva. Nella parte finale del lavoro, sono indagate le implicazioni in materia tariffaria corre- late ai fondamentali principi di economicità e redditività, enunciati in via generale dalla legge 14 novembre 1995, n. 481. A tale riguardo, una particolare attenzione è rivolta all’individuazione delle opzioni di ‘policy’ sottese alle scelte regolatorie in esa- me, con più ampia riflessione critica in merito alla fondatezza dell’assunto teorico re- lativo alla pretesa ‘neutralità tecnica’ della potestà di regolazione tariffaria, special- mente laddove esercitata da autorità amministrative indipendenti. Una possibile soluzione alle criticità segnalate si ritrova sul piano dei criteri di riparto delle competenze in materia tariffaria. A tal fine, si assumerà la fondamentale distin- zione tra ‘regolazione sociale’ (o ‘redistributiva’) e ‘regolazione economica’, quale base per la distribuzione delle funzioni tra autorità con differente legittimazione (i.e. politico-rappresentativa o tecnica).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.