Partendo da un'analisi delle esperienze di salute che i migranti hanno, prima, durante e dopo il processo migratorio, l'articolo intende far luce sugli aspetti più silenziosi legati al senso di benessere delle persone che hanno vissuto un movimento di distacco da le loro origini e si integrano in un nuovo contesto. La migrazione, infatti, in quanto esperienza difficile e traumatica, può rischiare di prestare attenzione semplicemente alla sopravvivenza, all'essere-nella-vita, nascondendo bisogni e risorse "esistenziali" anche "vitali" per la salute integrale del soggetto. Se si considera che l'esperienza della salute è soggettiva e si costruisce a livello culturale, è necessario indagare e tenere in considerazione nella cura del soggetto sia gli aspetti cognitivi ed emotivi, sia i fattori contestuali oltre che il relazionale, quelle corporee e sensoriali che coinvolgono la persona nella sua integrità. Vengono presi in considerazione percorsi di studio ed esperienze finalizzati alla valorizzazione degli ambiti informali di educazione e cura: l'accesso al patrimonio culturale come strumento per promuovere l'integrazione sociale e il benessere personale, il coinvolgimento dei migranti nella cura dei contesti collettivi (giardini, spazi, ecc ...) consente di sottolineare l'importanza di preservare il senso della bellezza e di curare la ricerca di senso dei migranti, attraverso percorsi educativi e assistenziali artistici e creativi.

Augelli, A., Ascoltare il bisogno di senso dei migranti: per una cura integrale della persona, <<JOURNAL OF HEALTH CARE EDUCATION IN PRACTICE>>, 2020; (2): 57-66. [doi:10.14658 /pupj-jhcep-2020-1-7] [http://hdl.handle.net/10807/163813]

Ascoltare il bisogno di senso dei migranti: per una cura integrale della persona

Augelli, Alessandra
Primo
2020

Abstract

Partendo da un'analisi delle esperienze di salute che i migranti hanno, prima, durante e dopo il processo migratorio, l'articolo intende far luce sugli aspetti più silenziosi legati al senso di benessere delle persone che hanno vissuto un movimento di distacco da le loro origini e si integrano in un nuovo contesto. La migrazione, infatti, in quanto esperienza difficile e traumatica, può rischiare di prestare attenzione semplicemente alla sopravvivenza, all'essere-nella-vita, nascondendo bisogni e risorse "esistenziali" anche "vitali" per la salute integrale del soggetto. Se si considera che l'esperienza della salute è soggettiva e si costruisce a livello culturale, è necessario indagare e tenere in considerazione nella cura del soggetto sia gli aspetti cognitivi ed emotivi, sia i fattori contestuali oltre che il relazionale, quelle corporee e sensoriali che coinvolgono la persona nella sua integrità. Vengono presi in considerazione percorsi di studio ed esperienze finalizzati alla valorizzazione degli ambiti informali di educazione e cura: l'accesso al patrimonio culturale come strumento per promuovere l'integrazione sociale e il benessere personale, il coinvolgimento dei migranti nella cura dei contesti collettivi (giardini, spazi, ecc ...) consente di sottolineare l'importanza di preservare il senso della bellezza e di curare la ricerca di senso dei migranti, attraverso percorsi educativi e assistenziali artistici e creativi.
2020
Italiano
Augelli, A., Ascoltare il bisogno di senso dei migranti: per una cura integrale della persona, <<JOURNAL OF HEALTH CARE EDUCATION IN PRACTICE>>, 2020; (2): 57-66. [doi:10.14658 /pupj-jhcep-2020-1-7] [http://hdl.handle.net/10807/163813]
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10807/163813
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact