Nella pronuncia Organisation juive européenne et Vignoble Psagot, adottata su rinvio pregiudiziale del Consiglio di Stato francese, la Corte stabilisce che i prodotti alimentari provenienti dai c.d. territori occupati (es. Cisgiordania) non possono essere considerati originari di Israele, ma, al contrario, devono recare in etichetta l’indicazione del loro effettivo territorio d’origine e, nel caso provengano da insediamenti israeliani all’interno dei territori occupati, anche la dicitura ‘insediamento israeliano’, perché l’omissione di tali indicazioni sarebbe suscettibile di indurre in errore i consumatori. Questa statuizione riposa su un’interpretazione delle disposizioni pertinenti del reg. 1169/2011 in materia di informazione ai consumatori effettuata alla luce del diritto internazionale, segnatamente alla luce della norma sull’autodeterminazione dei popoli e delle regole in materia di occupazione dettate, in particolare, dalla IV Convenzione di Ginevra. Tale interpretazione spinge la Corte a ritenere che l’illiceità ai sensi del diritto internazionale della situazione di origine o di provenienza di un alimento sia suscettibile di influenzare le scelte dei consumatori al pari di considerazioni di altra natura, previste dal regolamento stesso. Il ragionamento, in linea di massima convincente nonché apprezzabile in termini di politica del diritto, appare, però, in un certo senso timido e un po’ superficiale, perché si limita ad analizzare la questione solo dal particolare punto di vista del regime dettato dal reg. 1169/2011, senza applicare concretamente le norme di diritto internazionale rilevanti. Inoltre, la Corte evita di indagare il problema più ampio delle eventuali conseguenze discendenti in capo all’Unione e ai suoi Stati membri da una situazione, quale quella dei territori occupati, incompatibile con la norma imperativa sull’autodeterminazione dei popoli.
La Manna, M., Le "relazioni pericolose" tra informazione ai consumatori, autodeterminazione dei popoli e occupazione ostile nella sentenza Psagot della Corte di Giustizia, <<EUROJUS>>, 2020; (2): 183-198 [http://hdl.handle.net/10807/162705]
Le "relazioni pericolose" tra informazione ai consumatori, autodeterminazione dei popoli e occupazione ostile nella sentenza Psagot della Corte di Giustizia
La Manna, Mariangela
2020
Abstract
Nella pronuncia Organisation juive européenne et Vignoble Psagot, adottata su rinvio pregiudiziale del Consiglio di Stato francese, la Corte stabilisce che i prodotti alimentari provenienti dai c.d. territori occupati (es. Cisgiordania) non possono essere considerati originari di Israele, ma, al contrario, devono recare in etichetta l’indicazione del loro effettivo territorio d’origine e, nel caso provengano da insediamenti israeliani all’interno dei territori occupati, anche la dicitura ‘insediamento israeliano’, perché l’omissione di tali indicazioni sarebbe suscettibile di indurre in errore i consumatori. Questa statuizione riposa su un’interpretazione delle disposizioni pertinenti del reg. 1169/2011 in materia di informazione ai consumatori effettuata alla luce del diritto internazionale, segnatamente alla luce della norma sull’autodeterminazione dei popoli e delle regole in materia di occupazione dettate, in particolare, dalla IV Convenzione di Ginevra. Tale interpretazione spinge la Corte a ritenere che l’illiceità ai sensi del diritto internazionale della situazione di origine o di provenienza di un alimento sia suscettibile di influenzare le scelte dei consumatori al pari di considerazioni di altra natura, previste dal regolamento stesso. Il ragionamento, in linea di massima convincente nonché apprezzabile in termini di politica del diritto, appare, però, in un certo senso timido e un po’ superficiale, perché si limita ad analizzare la questione solo dal particolare punto di vista del regime dettato dal reg. 1169/2011, senza applicare concretamente le norme di diritto internazionale rilevanti. Inoltre, la Corte evita di indagare il problema più ampio delle eventuali conseguenze discendenti in capo all’Unione e ai suoi Stati membri da una situazione, quale quella dei territori occupati, incompatibile con la norma imperativa sull’autodeterminazione dei popoli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.