Tra le analisi sulla diffusione del Covid-19 effettuate negli ultimi mesi in Italia, prevalgono studi sui possibili effetti economici e sociali dell’epidemia (Cersosimo e Viesti 2020; Martini 2020), sulla misurazione più realistica dei casi positivi e dei morti (Bucci 2020, Istat 2020, Marino e Musolino 2020), o sulle conseguenze delle politiche sanitarie e di contenimento (Pisano et.al. 2020; Celata 2020). Talora vengono anche evocate variabili territoriali, fattori socio-economici e ambientali quali la densità demografica, l’agglomerazione produttiva, l’inquinamento atmosferico (Setti et.al.2020; Gorla 2020). Si ipotizza infatti che questi fattori di contesto possano agevolare la diffusione del virus, creando condizioni più favorevoli al contagio, perché facilitano le interazioni umane, internamente ed esternamente all’area considerata (prossimità fisica e frequenza di contatto tra gli individui) o perché vettori di trasporto del virus o fattori che incidono su gravità e prognosi dei quadri sintomatologici e patologici associati all’infezione, come nel caso del particolato atmosferico PM10 o PM2,5.
Musolino, D., Rizzi, P., (Abstract) Covid-19 e territorio: un’analisi a scala provinciale, <<EYESREG>>, 2020; 10 (3): N/A-N/A [http://hdl.handle.net/10807/160011]
Covid-19 e territorio: un’analisi a scala provinciale
Rizzi, Paolo
2020
Abstract
Tra le analisi sulla diffusione del Covid-19 effettuate negli ultimi mesi in Italia, prevalgono studi sui possibili effetti economici e sociali dell’epidemia (Cersosimo e Viesti 2020; Martini 2020), sulla misurazione più realistica dei casi positivi e dei morti (Bucci 2020, Istat 2020, Marino e Musolino 2020), o sulle conseguenze delle politiche sanitarie e di contenimento (Pisano et.al. 2020; Celata 2020). Talora vengono anche evocate variabili territoriali, fattori socio-economici e ambientali quali la densità demografica, l’agglomerazione produttiva, l’inquinamento atmosferico (Setti et.al.2020; Gorla 2020). Si ipotizza infatti che questi fattori di contesto possano agevolare la diffusione del virus, creando condizioni più favorevoli al contagio, perché facilitano le interazioni umane, internamente ed esternamente all’area considerata (prossimità fisica e frequenza di contatto tra gli individui) o perché vettori di trasporto del virus o fattori che incidono su gravità e prognosi dei quadri sintomatologici e patologici associati all’infezione, come nel caso del particolato atmosferico PM10 o PM2,5.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.