Le tecnologie digitali, e la convergenza tra queste, connettività e comuni- cazione, non sono solo nuovi canali di comunicazione nelle reti migratorie, ma sono agenti attivi che trasformano i flussi. D’altro canto, l’utilizzo dei dispositivi mobili nella vita quotidiana dei migranti genera processi informali di apprendimento, che costituiscono un potenziale per la riduzione della marginalità e per favorire processi di integrazione. Tesi di questo contributo è che il “sistema accoglienza italiano”, che ha dalla fine del 2013 visto aumentare le persone ospitate in strutture, i fondi europei destinati a tali interventi e il numero di operatori, è chiamato a valorizzare le conoscenze e le competenze digitali che diversi profughi posseggono già al momento dell’arrivo in Europa, in un processo in cui la media education risulti sempre più parte della pedagogia sociale e l’educazione alla cittadinanza, contaminandosi con altre metodologie del lavoro di cura.
Pasta, S., Le competenze digitali dei migranti e il sistema accoglienza, in Chiara Pancirol, C. P. (ed.), Animazione digitale per la didattica, FrancoAngeli, Milano 2020: 326- 337 [http://hdl.handle.net/10807/158725]
Le competenze digitali dei migranti e il sistema accoglienza
Pasta, Stefano
2020
Abstract
Le tecnologie digitali, e la convergenza tra queste, connettività e comuni- cazione, non sono solo nuovi canali di comunicazione nelle reti migratorie, ma sono agenti attivi che trasformano i flussi. D’altro canto, l’utilizzo dei dispositivi mobili nella vita quotidiana dei migranti genera processi informali di apprendimento, che costituiscono un potenziale per la riduzione della marginalità e per favorire processi di integrazione. Tesi di questo contributo è che il “sistema accoglienza italiano”, che ha dalla fine del 2013 visto aumentare le persone ospitate in strutture, i fondi europei destinati a tali interventi e il numero di operatori, è chiamato a valorizzare le conoscenze e le competenze digitali che diversi profughi posseggono già al momento dell’arrivo in Europa, in un processo in cui la media education risulti sempre più parte della pedagogia sociale e l’educazione alla cittadinanza, contaminandosi con altre metodologie del lavoro di cura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.