La cultura della sostenibilità, tra controversie e ambiguità di diverso genere, rappresenta oggi una sorta di capitale sociale che indica il grado di coesione civica, la natura dei rapporti di collaborazione interistituzionale, l’ampiezza e la profondità dei legami di solidarietà. Questione ambientale e questione sociale, appaiono tra loro intrinsecamente connesse; va superata una visione che tenda a parcellizzare la realtà. Non si può trattare il problema ecologico in modo isolato, separandolo dallo sviluppo dell’industria e dall’economia reale; né è possibile sanare il mondo dell’economia se non viene reindirizzato anche quello della finanza; infine non è possibile tenere sotto controllo la finanza senza una politica che sappia porre una policy adeguata. A livello di policy, abbiamo bisogno di scelte che adottino una visione ampia e attuino un nuovo approccio integrale, includendo in un dia¬logo interdisciplinare i diversi aspetti della crisi. Nell’Enciclica Laudato si’ ha invitato tutti a collaborare per custodire la nostra casa comune, affrontando insieme le sfide che ci interpellano (Francesco, 2005). Papa Francesco ci dice inoltre che ogni cambiamento ha bisogno di una coscienza formata e responsabile e un cammino educativo che coinvolga tutti (Francesco, 2005). Per questo è necessario costruire un “villaggio dell’educazione” dove, nella diversità, si condivida l’impegno di generare una rete di relazioni umane e aperte (Francesco 2019). In questo “villaggio” gli enti del Terzo settore, storicamente connotati da partecipazione, volontà di cambiamento, socialità e in qualità di produttori per loro natura di fiducia, inclusione, coesione e capitale sociale, possono rappresentare alcuni dei mattoni necessari per la costruzione di quella “casa comune” a cui Papa Francesco ci invita nell’ottica della sostenibilità ambientale, economica e sociale.

Braga, C., Quanto di bene non conosciamo? Gli Enti del Terzo Settore per gli SDGs: un’interpretazione pedagogica, in Vischi, A. (ed.), Global Compact on Education. La pace come cammino di speranza, dialogo, riconciliazione e conversione ecologica, Pensa MultiMedia, Lecce - Brescia 2020: 33- 48 [http://hdl.handle.net/10807/154178]

Quanto di bene non conosciamo? Gli Enti del Terzo Settore per gli SDGs: un’interpretazione pedagogica

Braga, Caterina
2020

Abstract

La cultura della sostenibilità, tra controversie e ambiguità di diverso genere, rappresenta oggi una sorta di capitale sociale che indica il grado di coesione civica, la natura dei rapporti di collaborazione interistituzionale, l’ampiezza e la profondità dei legami di solidarietà. Questione ambientale e questione sociale, appaiono tra loro intrinsecamente connesse; va superata una visione che tenda a parcellizzare la realtà. Non si può trattare il problema ecologico in modo isolato, separandolo dallo sviluppo dell’industria e dall’economia reale; né è possibile sanare il mondo dell’economia se non viene reindirizzato anche quello della finanza; infine non è possibile tenere sotto controllo la finanza senza una politica che sappia porre una policy adeguata. A livello di policy, abbiamo bisogno di scelte che adottino una visione ampia e attuino un nuovo approccio integrale, includendo in un dia¬logo interdisciplinare i diversi aspetti della crisi. Nell’Enciclica Laudato si’ ha invitato tutti a collaborare per custodire la nostra casa comune, affrontando insieme le sfide che ci interpellano (Francesco, 2005). Papa Francesco ci dice inoltre che ogni cambiamento ha bisogno di una coscienza formata e responsabile e un cammino educativo che coinvolga tutti (Francesco, 2005). Per questo è necessario costruire un “villaggio dell’educazione” dove, nella diversità, si condivida l’impegno di generare una rete di relazioni umane e aperte (Francesco 2019). In questo “villaggio” gli enti del Terzo settore, storicamente connotati da partecipazione, volontà di cambiamento, socialità e in qualità di produttori per loro natura di fiducia, inclusione, coesione e capitale sociale, possono rappresentare alcuni dei mattoni necessari per la costruzione di quella “casa comune” a cui Papa Francesco ci invita nell’ottica della sostenibilità ambientale, economica e sociale.
2020
Italiano
Global Compact on Education. La pace come cammino di speranza, dialogo, riconciliazione e conversione ecologica
978-88-6760-695-5
Pensa MultiMedia
Braga, C., Quanto di bene non conosciamo? Gli Enti del Terzo Settore per gli SDGs: un’interpretazione pedagogica, in Vischi, A. (ed.), Global Compact on Education. La pace come cammino di speranza, dialogo, riconciliazione e conversione ecologica, Pensa MultiMedia, Lecce - Brescia 2020: 33- 48 [http://hdl.handle.net/10807/154178]
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