Nelle tarsie eseguite dal domenicano fra Damiano Zambelli entro il 1528 per la chiesa dei Santi Stefano e Domenico di Bergamo è possibile rintracciare per i soggetti raffigurati la dipendenza da stampe coeve, tra cui una xilografia contenuta nell'edizione di Cesare Cesariano del De Architectura, un'incisione di Ugo da Carpi su disegno di Tiziano, una Veduta di Roma tratta dal Liber Chronicarum di Hartmann Schedel e una Conversione di Saulo di Baldung Grien, personalmente rielaborata dall'intarsiatore.

Mascheretti, L., Modelli a stampa nelle tarsie bergamasche di fra Damiano Zambelli, <<GRAFICA D'ARTE>>, 2019; 30 (118): 22-26 [http://hdl.handle.net/10807/153966]

Modelli a stampa nelle tarsie bergamasche di fra Damiano Zambelli

Mascheretti, Lorenzo
2019

Abstract

Nelle tarsie eseguite dal domenicano fra Damiano Zambelli entro il 1528 per la chiesa dei Santi Stefano e Domenico di Bergamo è possibile rintracciare per i soggetti raffigurati la dipendenza da stampe coeve, tra cui una xilografia contenuta nell'edizione di Cesare Cesariano del De Architectura, un'incisione di Ugo da Carpi su disegno di Tiziano, una Veduta di Roma tratta dal Liber Chronicarum di Hartmann Schedel e una Conversione di Saulo di Baldung Grien, personalmente rielaborata dall'intarsiatore.
2019
Italiano
Mascheretti, L., Modelli a stampa nelle tarsie bergamasche di fra Damiano Zambelli, <<GRAFICA D'ARTE>>, 2019; 30 (118): 22-26 [http://hdl.handle.net/10807/153966]
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