Il contributo mira a indagare la necessità e l’opportunità del ricorso alla sanzione penale per contrastare la disinformazione, un fenomeno antico che, con l’avvento dei social media, ha assunto sembianze nuove e potenzialità lesive senza precedenti. L’analisi, condotta con particolare riferimento alle notizie che producono distorsione dell’opinione pubblica e a quelle in materia di cure e vaccini, mette in luce come l’introduzione di nuove fattispecie incriminatrici mal si concilierebbe con i principi di extrema ratio, offensività, determinatezza e precisione, deponendo nel senso della preferibile valorizzazione di strategie di carattere preventivo-culturale.
Lamanuzzi, M., La disinformazione ai tempi dei social media: una nuova sfida per il diritto penale?, <<ARCHIVIO PENALE>>, 2020; (1): 1-36 [http://hdl.handle.net/10807/150460]
La disinformazione ai tempi dei social media: una nuova sfida per il diritto penale?
Lamanuzzi, Marta
2020
Abstract
Il contributo mira a indagare la necessità e l’opportunità del ricorso alla sanzione penale per contrastare la disinformazione, un fenomeno antico che, con l’avvento dei social media, ha assunto sembianze nuove e potenzialità lesive senza precedenti. L’analisi, condotta con particolare riferimento alle notizie che producono distorsione dell’opinione pubblica e a quelle in materia di cure e vaccini, mette in luce come l’introduzione di nuove fattispecie incriminatrici mal si concilierebbe con i principi di extrema ratio, offensività, determinatezza e precisione, deponendo nel senso della preferibile valorizzazione di strategie di carattere preventivo-culturale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.