La televisione è diventata di culto, ha conquistato la sua ‘aura', si è fatta terminale di forme di fruizione appassionate e intense, colorate da toni affettivamente caldi, diffuse in particolare fra i giovani spettatori. Attorno a prodotti televisivi di qualità, come le serie americane delle ultime generazioni (da Twin Peaks e X-files a Buffy), si vanno coagulando piccole o grandi comunità di fan mediali, che archiviano i propri telefilm di culto, vedono e rivedono le puntate, organizzano proiezioni semi-pubbliche e gruppi d'ascolto, danno vita a convention, producono fanzines e materiali d'ogni genere e - soprattutto - utilizzano Internet e la rete come strumenti per esprimere la propria passione, per ‘fare gruppo' e interagire, per difendere la serie amata dai rischi di prematura cancellazione, per far sentire la propria voce di spettatori coinvolti, attivi e competenti. Questo volume propone un insolito viaggio nell'universo della culturalità televisiva contemporanea e del ‘fandom' mediale, condotto con la guida di approcci diversi (analisi testuale, etnografia del consumo, sociologia della cultura, cultural studies, psicologia della ricezione), in una prospettiva multi-disciplinare. L'obiettivo è ricostruire le modalità attraverso cui viene generandosi un culto mediale, che prevede specifiche forme costruttive e narrative, meccanismi di distribuzione, commercializzazione e promozione pianificati dall'industria multimediale dell'audiovisivo per intercettare e ‘incorporare' culture di fandom; ma, d'altra parte, non potrebbe generarsi senza gli stessi fan mediali, pronti ad attivare forme di creatività volte a far propri gli oggetti culturali prodotti industrialmente, a piegarli alle proprie esigenze personali e di gruppo, a trasformarli in un terreno di edificazione d'identità, includendoli in modi nuovi e sorprendenti nella propria esperienza di vita.
Scaglioni, M., Tv di culto. La serialità televisiva americana e il suo fandom, Vita e Pensiero, Milano 2006: 244 [http://hdl.handle.net/10807/14893]
Tv di culto. La serialità televisiva americana e il suo fandom
Scaglioni, Massimo
2006
Abstract
La televisione è diventata di culto, ha conquistato la sua ‘aura', si è fatta terminale di forme di fruizione appassionate e intense, colorate da toni affettivamente caldi, diffuse in particolare fra i giovani spettatori. Attorno a prodotti televisivi di qualità, come le serie americane delle ultime generazioni (da Twin Peaks e X-files a Buffy), si vanno coagulando piccole o grandi comunità di fan mediali, che archiviano i propri telefilm di culto, vedono e rivedono le puntate, organizzano proiezioni semi-pubbliche e gruppi d'ascolto, danno vita a convention, producono fanzines e materiali d'ogni genere e - soprattutto - utilizzano Internet e la rete come strumenti per esprimere la propria passione, per ‘fare gruppo' e interagire, per difendere la serie amata dai rischi di prematura cancellazione, per far sentire la propria voce di spettatori coinvolti, attivi e competenti. Questo volume propone un insolito viaggio nell'universo della culturalità televisiva contemporanea e del ‘fandom' mediale, condotto con la guida di approcci diversi (analisi testuale, etnografia del consumo, sociologia della cultura, cultural studies, psicologia della ricezione), in una prospettiva multi-disciplinare. L'obiettivo è ricostruire le modalità attraverso cui viene generandosi un culto mediale, che prevede specifiche forme costruttive e narrative, meccanismi di distribuzione, commercializzazione e promozione pianificati dall'industria multimediale dell'audiovisivo per intercettare e ‘incorporare' culture di fandom; ma, d'altra parte, non potrebbe generarsi senza gli stessi fan mediali, pronti ad attivare forme di creatività volte a far propri gli oggetti culturali prodotti industrialmente, a piegarli alle proprie esigenze personali e di gruppo, a trasformarli in un terreno di edificazione d'identità, includendoli in modi nuovi e sorprendenti nella propria esperienza di vita.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.