"Esegesi dello squallore", sottotitolo dell'edizione italiana del romanzo "The Hard Life" rende conto del contenuto del testo: la normalità più vile scorre per gran parte della narrazione con pari piattezza stilistica (descrizioni ridotte all'osso, dialoghi come ce ne si aspetta tra due vecchi mates seduti davanti a una stufetta economica a scolarsi whisky - appena conditi dal cliché del testardo sarcasmo irlandese - assoluta mancanza di drammatizzazione estetizzante, fatti minimi che scorrono via nell'assoluta indifferenza. Ma l'indifferenza morale ed esistenziale non prova neppure a dare un senso a tutto quello che accade. Se la noia e l'abiezione vitale veicolate del'umidore irlandese e dal diffuso gesuitismo educativo sono gli stessi di Joyce, di questo manca totalmente l'illusione che da essi possa generarsi un'introspezione e un'accesa sensibilità all'Ideale. Qui si preferisce finire per immergersi nell'umorismo grottesco della dozzinale quotidianità.

Bendelli, G., Recensione a "Flann O’ Brien, L’Ardua Vita - Esegesi dello squallore Giano Editore, Varese 2002", <<IL TOLOMEO>>, 2003; (7):124-125 [http://hdl.handle.net/10807/148264]

Flann O'Brien, L'Ardua Vita - Esegesi dello squallore

Bendelli, Giuliana
2003

Abstract

"Esegesi dello squallore", sottotitolo dell'edizione italiana del romanzo "The Hard Life" rende conto del contenuto del testo: la normalità più vile scorre per gran parte della narrazione con pari piattezza stilistica (descrizioni ridotte all'osso, dialoghi come ce ne si aspetta tra due vecchi mates seduti davanti a una stufetta economica a scolarsi whisky - appena conditi dal cliché del testardo sarcasmo irlandese - assoluta mancanza di drammatizzazione estetizzante, fatti minimi che scorrono via nell'assoluta indifferenza. Ma l'indifferenza morale ed esistenziale non prova neppure a dare un senso a tutto quello che accade. Se la noia e l'abiezione vitale veicolate del'umidore irlandese e dal diffuso gesuitismo educativo sono gli stessi di Joyce, di questo manca totalmente l'illusione che da essi possa generarsi un'introspezione e un'accesa sensibilità all'Ideale. Qui si preferisce finire per immergersi nell'umorismo grottesco della dozzinale quotidianità.
2003
Italiano
Bendelli, G., Recensione a "Flann O’ Brien, L’Ardua Vita - Esegesi dello squallore Giano Editore, Varese 2002", <<IL TOLOMEO>>, 2003; (7):124-125 [http://hdl.handle.net/10807/148264]
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