Scopo del contributo è descrivere la Framed Portrait Experience che ha coinvolto soggetti detenuti presso una Casa Circondariale. Questa esperienza coniuga la tecnica del ritratto fotografico e della narrazione autobiografica. I due strumenti sono stati utilizzati per facilitare il processo di integrazione dei vissuti anche traumatici e accrescere sia la consapevolezza relativa all'esperienza passata e presente sia la possibilità di progettare il futuro.
Saita, E., Anselmi, F., Ajuti, S., Quadraro, R., The Framed Portrait Experience: parole e immagini entro i contesti di esecuzione della pena, <<RICERCHE DI PSICOLOGIA>>, 2018; 2018 (3): 439-456. [doi:10.3280/RIP2018-003008] [http://hdl.handle.net/10807/147748]
The Framed Portrait Experience: parole e immagini entro i contesti di esecuzione della pena
Saita, Emanuela;
2018
Abstract
Scopo del contributo è descrivere la Framed Portrait Experience che ha coinvolto soggetti detenuti presso una Casa Circondariale. Questa esperienza coniuga la tecnica del ritratto fotografico e della narrazione autobiografica. I due strumenti sono stati utilizzati per facilitare il processo di integrazione dei vissuti anche traumatici e accrescere sia la consapevolezza relativa all'esperienza passata e presente sia la possibilità di progettare il futuro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.