Negli ultimi vent’anni si è assistito a una moltiplicazione dei progetti di rilevazione, più o meno sistematica, dei segni di provenienza depositati sui libri antichi. Un ruolo pionieristico l’ha svolto proprio la Provincia autonoma di Trento, con i grandi progetti di catalogazione dei fondi antichi del territorio, che hanno prodotto importanti cataloghi, specie quelli della collana “Patrimonio storico e artistico del Trentino” (i cosiddetti “cataloghi rossi”), che presentano una sistematica rilevazione e indicizzazione delle antiche provenienze. Negli ultimi anni, complice lo sviluppo pervasivo delle tecnologie informatiche, sono fiorite, accanto ai più tradizionali strumenti catalografici cartacei, banche dati che mettono a disposizione gratuitamente on line questi preziosi dati, indispensabili per ricostruire le antiche raccolte librarie, ma anche la circolazione del libro, la storia del collezionismo, il mercato librario. Non ci si deve però nascondere alcuni problemi, primi fra tutti la diversità delle rilevazioni e la non sempre ovvia comunicabilità tra i vari strumenti. Di contro, però, c’è anche chi vorrebbe far credere che sia sufficiente costruire meccanismi informatici sempre più evoluti per ricostruire senza sforzo le antiche biblioteche. L’esperienza insegna che le cose, per fortuna, non sono sempre così ovvie.
Rivali, L., Casualità o linearità? Gli studi di provenienza e la ricostruzione delle raccolte librarie antiche, in Patrimonio librario antico conoscere per valorizzare. Atti del convegno di studio (Trento, Polo culturale diocesano Vigilianum, 26 settembre 2018), (Trento, 26-26 September 2018), Provincia Autonoma di Trento, Trento 2019:<<BIBLIOTECHE E BIBLIOTECARI DEL TRENTINO>>, 1-21 [http://hdl.handle.net/10807/147485]
Casualità o linearità? Gli studi di provenienza e la ricostruzione delle raccolte librarie antiche
Rivali, Luca
2019
Abstract
Negli ultimi vent’anni si è assistito a una moltiplicazione dei progetti di rilevazione, più o meno sistematica, dei segni di provenienza depositati sui libri antichi. Un ruolo pionieristico l’ha svolto proprio la Provincia autonoma di Trento, con i grandi progetti di catalogazione dei fondi antichi del territorio, che hanno prodotto importanti cataloghi, specie quelli della collana “Patrimonio storico e artistico del Trentino” (i cosiddetti “cataloghi rossi”), che presentano una sistematica rilevazione e indicizzazione delle antiche provenienze. Negli ultimi anni, complice lo sviluppo pervasivo delle tecnologie informatiche, sono fiorite, accanto ai più tradizionali strumenti catalografici cartacei, banche dati che mettono a disposizione gratuitamente on line questi preziosi dati, indispensabili per ricostruire le antiche raccolte librarie, ma anche la circolazione del libro, la storia del collezionismo, il mercato librario. Non ci si deve però nascondere alcuni problemi, primi fra tutti la diversità delle rilevazioni e la non sempre ovvia comunicabilità tra i vari strumenti. Di contro, però, c’è anche chi vorrebbe far credere che sia sufficiente costruire meccanismi informatici sempre più evoluti per ricostruire senza sforzo le antiche biblioteche. L’esperienza insegna che le cose, per fortuna, non sono sempre così ovvie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.