La conoscenza degli Ostrogoti in Italia (489-553) da circa un decennio non è più affidata a pochi ritrovamenti sporadici e reperti isolati, ma soprattutto nell’attuale Piemonte può disporre di più estesi scavi sistematici, frutto dell’attività di tutela della locale Soprintendenza per i Beni Archeologici. A Frascaro (prov. Alessandria), fra il 1998 e il 2002 e nel 2007 è stato rinvenuto un piccolo abitato sviluppatosi fra la fine del V secolo e il terzo quarto del VI in un’area non occupata in età romana (fig. 1). Nei settori scavati sono state riconosciute tre capanne rettangolari di legno con probabili pareti di ramaglia e argilla; una di esse era parzialmente interrata e divisa in due parti da un setto intermedio. Un pozzo profondo più di 6 metri è stato costruito con laterizi di recupero, verosimilmente provenienti da vicini edifici romani in abbandono. A m. 100 dal villaggio vi era il sepolcreto della comunità, recintato da una palizzata. Le 27 tombe a fossa scavate finora erano orientate est-ovest (con il capo a ovest) e disposte su righe; le inumazioni – maschili, femminili e infantili – erano organizzate per nuclei familiari. I defunti furono deposti entro tronchi lignei escavati, che fungevano da bare (fig. 2); l’abito funebre prevedeva orecchini, collane, fibule a staffa e fibbie per le donne, cinturoni e coltelli per gli uomini, privi di armi. Un adulto aveva anche un quarto di siliqua con il monogramma di Teodorico (491-518). Degno di nota è che almeno due individui presentavano la deformazione intenzionale del cranio, a rimarcare l’orizzonte culturale germanico-orientale del gruppo (fig. 3). Per un paio di generazioni la comunità visse separata dalla popolazione romanza, con la quale però intratteneva relazioni commerciali, come testimoniano le produzioni ceramiche locali o a diffusione regionale attestate nell’abitato
Micheletto, E., Giostra, C., Bedini, E., The Gothic settlement of Frascaro (Piedmont, prov. of Alessandria), in Du Royaume goth au Midi mérovingien, (Toulouse, France, 06-08 November 2013), Ausonius Éditions, Bordeaux, Francia 2019: 367-372 [http://hdl.handle.net/10807/147230]
The Gothic settlement of Frascaro (Piedmont, prov. of Alessandria)
Micheletto, Egle;Giostra, Caterina
;
2019
Abstract
La conoscenza degli Ostrogoti in Italia (489-553) da circa un decennio non è più affidata a pochi ritrovamenti sporadici e reperti isolati, ma soprattutto nell’attuale Piemonte può disporre di più estesi scavi sistematici, frutto dell’attività di tutela della locale Soprintendenza per i Beni Archeologici. A Frascaro (prov. Alessandria), fra il 1998 e il 2002 e nel 2007 è stato rinvenuto un piccolo abitato sviluppatosi fra la fine del V secolo e il terzo quarto del VI in un’area non occupata in età romana (fig. 1). Nei settori scavati sono state riconosciute tre capanne rettangolari di legno con probabili pareti di ramaglia e argilla; una di esse era parzialmente interrata e divisa in due parti da un setto intermedio. Un pozzo profondo più di 6 metri è stato costruito con laterizi di recupero, verosimilmente provenienti da vicini edifici romani in abbandono. A m. 100 dal villaggio vi era il sepolcreto della comunità, recintato da una palizzata. Le 27 tombe a fossa scavate finora erano orientate est-ovest (con il capo a ovest) e disposte su righe; le inumazioni – maschili, femminili e infantili – erano organizzate per nuclei familiari. I defunti furono deposti entro tronchi lignei escavati, che fungevano da bare (fig. 2); l’abito funebre prevedeva orecchini, collane, fibule a staffa e fibbie per le donne, cinturoni e coltelli per gli uomini, privi di armi. Un adulto aveva anche un quarto di siliqua con il monogramma di Teodorico (491-518). Degno di nota è che almeno due individui presentavano la deformazione intenzionale del cranio, a rimarcare l’orizzonte culturale germanico-orientale del gruppo (fig. 3). Per un paio di generazioni la comunità visse separata dalla popolazione romanza, con la quale però intratteneva relazioni commerciali, come testimoniano le produzioni ceramiche locali o a diffusione regionale attestate nell’abitatoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.