Il saggio esamina il modo in cui, nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, l'art. 3 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo (in tema di tortura e trattamenti inumani e degradanti) ha cominciato ad essere letto non più soltanto come la fonte di divieti a carico degli Stati, ma anche come fonte di obblighi positivi.
Franzina, P., Gli obblighi positivi inerenti al divieto di tortura nella interpretazione della Corte europea dei diritti dell'uomo, <<ANNALI DELL'UNIVERSITÀ DI FERRARA. NUOVA SERIE. SEZIONE 5: SCIENZE GIURIDICHE>>, 2006; 20 (N/A): 191-221 [http://hdl.handle.net/10807/146984]
Gli obblighi positivi inerenti al divieto di tortura nella interpretazione della Corte europea dei diritti dell'uomo
Franzina, Pietro
2006
Abstract
Il saggio esamina il modo in cui, nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, l'art. 3 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo (in tema di tortura e trattamenti inumani e degradanti) ha cominciato ad essere letto non più soltanto come la fonte di divieti a carico degli Stati, ma anche come fonte di obblighi positivi.File in questo prodotto:
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