Lo sviluppo sostenibile è strettamente connesso con lo sviluppo umano. Riaffermare questa prospettiva relazionale significa recuperare un orizzonte di senso sistemico, che offre un orientamento valoriale ed etico nell’impegno della tutela dell’ambiente. In particolare, il saggio riflette sull’esigenza da parte dell’uomo del riconoscimento distintivo di sé come persona in mezzo alle altre cose del mondo per potersi prodigare nella responsabilità di cura dell’altro, sia esso il prossimo o il mondo naturale. La difficoltà a “riconoscersi e farsi persona” è ben visibile nella profondità della crisi antropologica in atto, non semplificata da modificazioni ambientali globali, rapide e ambigue . Fondandosi su una visione antropologica dialogale e aprendosi a un’ecologia integrale, l’impegno della pedagogia per riedificare la “casa comune” può significare riportare al centro del dibattito il discorso sull’umano, nella sua natura unitaria e relazionale. Ispirandosi allo stile ospitale della famiglia, serve progettare spazi educativi e formativi fraterni, che promuovano occasioni plurali e inclusive per riconoscere le potenzialità della persona umana nell’avverarsi del bene comune.
Sandrini, S., La famiglia ospitale. Educare a ri-conoscere la casa comune, <<LA FAMIGLIA>>, 2019; 2019 (1): 328-340 [http://hdl.handle.net/10807/146838]
La famiglia ospitale. Educare a ri-conoscere la casa comune
Sandrini, Simona
2019
Abstract
Lo sviluppo sostenibile è strettamente connesso con lo sviluppo umano. Riaffermare questa prospettiva relazionale significa recuperare un orizzonte di senso sistemico, che offre un orientamento valoriale ed etico nell’impegno della tutela dell’ambiente. In particolare, il saggio riflette sull’esigenza da parte dell’uomo del riconoscimento distintivo di sé come persona in mezzo alle altre cose del mondo per potersi prodigare nella responsabilità di cura dell’altro, sia esso il prossimo o il mondo naturale. La difficoltà a “riconoscersi e farsi persona” è ben visibile nella profondità della crisi antropologica in atto, non semplificata da modificazioni ambientali globali, rapide e ambigue . Fondandosi su una visione antropologica dialogale e aprendosi a un’ecologia integrale, l’impegno della pedagogia per riedificare la “casa comune” può significare riportare al centro del dibattito il discorso sull’umano, nella sua natura unitaria e relazionale. Ispirandosi allo stile ospitale della famiglia, serve progettare spazi educativi e formativi fraterni, che promuovano occasioni plurali e inclusive per riconoscere le potenzialità della persona umana nell’avverarsi del bene comune.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.