Appalti, "supply chain" e doveri di controllo sull'uso del lavoro ''schiavistico''

The essay examines the discipline of international, European and national sources about forced labor, referring to those forms of human activity for which the material situation of the worker approaches the servile condition. The conclusion is that the Italian regulation, while providing a joint liability of the customer for the retribution due to the employees involved in the procurement, ends up not to faithfully transpose the provisions of the European directive n. 52 of 2009, which instead give the contractor responsibility for any violations committed by subcontractors.

Il saggio esamina la disciplina delle fonti internazionali, europee e nazionali in tema di lavoro “schiavistico”, intendendo fare riferimento a quelle forme di attività per le quali la situazione materiale del prestatore si avvicina alla condizione servile. La conclusione è che la disciplina interna, pur prevedendo una responsabilità solidale del committente, finisce per non trasporre fedelmente le previsioni della direttiva n. 52 del 2009 che invece attribuiscono all’appaltatore una responsabilità per le violazioni commesse dai subappaltatori.