Il breve scritto riguarda problematiche teoriche di notevole rilievo. Vi si afferma che funzione proritaria del processo penale non è quella di consentire l'applicazione di una pena, bensì quella di fare verità sul reato. Una verità che non è differente dalla verità reale, ma tale, soltanto, che la sua ricerca va incontro a precisi limiti garantistici: insuperabili nell'ambito non dialogico di una giustizia penale che resta ancorata a impostazioni retributive. Per questo si ravvisa nell'apertura a profili di giustizia dialogata, come avviene nel caso emblematico della mediazione penale, la possibilità di rendere più autentico l'approccio alla verità negli ordinamenti penali, con riflessi positivi in termini di prevenzione non meramente simbolica dei reati.
Eusebi, L., Quel sottile confine tra verità processuale e verità fattuale, <<IL CORRIERE DELLA SERA>>, 2020-02-12 [http://hdl.handle.net/10807/146072]
Quel sottile confine tra verità processuale e verità fattuale
Eusebi, Luciano
2020
Abstract
Il breve scritto riguarda problematiche teoriche di notevole rilievo. Vi si afferma che funzione proritaria del processo penale non è quella di consentire l'applicazione di una pena, bensì quella di fare verità sul reato. Una verità che non è differente dalla verità reale, ma tale, soltanto, che la sua ricerca va incontro a precisi limiti garantistici: insuperabili nell'ambito non dialogico di una giustizia penale che resta ancorata a impostazioni retributive. Per questo si ravvisa nell'apertura a profili di giustizia dialogata, come avviene nel caso emblematico della mediazione penale, la possibilità di rendere più autentico l'approccio alla verità negli ordinamenti penali, con riflessi positivi in termini di prevenzione non meramente simbolica dei reati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.