La sceneggiatura di Corpo d’amore (1972), primo film girato da Fabio Carpi, nasce dal sodalizio con Luigi Malerba e risente degli interventi dell’autore emiliano: la sua capacità d’invenzione linguistica si dispiega attraverso una tessitura verbale che lascia pochi fotogrammi privi di dialogo. Tratto comune nella narrativa di Malerba e nella pellicola di Carpi è infatti la mancata comunicazione, secondo un modello beckettiano, che genera una paradossale inversione di funzioni: i fotogrammi, che potrebbero narrare per via iconica, sono ostaggio dei dialoghi, mentre le parole deputate alla conversazione si risolvono nel silenzio.
Cavalli, S., Parole, immagini e silenzio: la sceneggiatura di Carpi e Malerba per «Corpo d’amore» (1972), in Gasperina Geroni, R., Milani, F. (ed.), La modernità letteraria e le declinazioni del visivo. Arti, cinema, fotografia e nuove tecnologie, ETS, Pisa 2019: 387- 393 [http://hdl.handle.net/10807/145221]
Parole, immagini e silenzio: la sceneggiatura di Carpi e Malerba per «Corpo d’amore» (1972)
Cavalli, Silvia
2019
Abstract
La sceneggiatura di Corpo d’amore (1972), primo film girato da Fabio Carpi, nasce dal sodalizio con Luigi Malerba e risente degli interventi dell’autore emiliano: la sua capacità d’invenzione linguistica si dispiega attraverso una tessitura verbale che lascia pochi fotogrammi privi di dialogo. Tratto comune nella narrativa di Malerba e nella pellicola di Carpi è infatti la mancata comunicazione, secondo un modello beckettiano, che genera una paradossale inversione di funzioni: i fotogrammi, che potrebbero narrare per via iconica, sono ostaggio dei dialoghi, mentre le parole deputate alla conversazione si risolvono nel silenzio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.