L'articolo intende fare il punto sulle diverse accezioni dell'idea di "sussidiarietà", sulla sua diffusione negli ultimi decenni e su luci e ombre che ne hanno accompagnato la pratica attuazione. Si sofferma poi sui fattori che al presente ostacolano l'affermarsi di una vera "cultura della sussidiarietà", in particolare sulla "crisi dei corpi intermedi", mostrando come tale crisi abbia la sua radice nello "spaesamento dell'io", nella sfiducia e nella solitudine che sembrano caratterizzare l'odierna condizione umana. Si sottolinea infine il contributo decisivo che la sussidiarietà - se riscoperta innanzitutto nella sua fondamentale valenza antropologica ed educativa - potrà portare al rifiorire della persona e ad uno sviluppo davvero "sostenibile" della società.
Botto, E., Senza sussidiarietà non ci sarà sostenibilità, <<ATLANTIDE>>, 2019; XV (2): 14-17 [http://hdl.handle.net/10807/143386]
Senza sussidiarietà non ci sarà sostenibilità
Botto, Evandro
2019
Abstract
L'articolo intende fare il punto sulle diverse accezioni dell'idea di "sussidiarietà", sulla sua diffusione negli ultimi decenni e su luci e ombre che ne hanno accompagnato la pratica attuazione. Si sofferma poi sui fattori che al presente ostacolano l'affermarsi di una vera "cultura della sussidiarietà", in particolare sulla "crisi dei corpi intermedi", mostrando come tale crisi abbia la sua radice nello "spaesamento dell'io", nella sfiducia e nella solitudine che sembrano caratterizzare l'odierna condizione umana. Si sottolinea infine il contributo decisivo che la sussidiarietà - se riscoperta innanzitutto nella sua fondamentale valenza antropologica ed educativa - potrà portare al rifiorire della persona e ad uno sviluppo davvero "sostenibile" della società.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.