Le pratiche di mindfulness hanno sollevato l’interesse delle neuroscienze riguardo agli effetti sulla riduzione dello stress e sul funzionamento cognitivo. Il presente studio vuole valutare gli effetti di un training di empowerment neurocognitivo nel life span, comparando manager over-50 con un campione di giovani studenti, popolazioni a cui solitamente è richiesto uno sforzo cognitivo quotidiano e la gestione di stress elevato. Manager over-50 e giovani studenti hanno svolto un trai-ning di due settimane che consisteva nello svolgimento tramite un wearable device di pratiche quotidiane di mindfulness. Un gruppo di controllo attivo, invece, ha svolto un percorso di meditazione senza l’ausilio del wearable device. Per la va-lutazione dell’efficacia sono state comparate due fasi di valutazione, prima e dopo il training. In ognuna sono state misu-rate l’attività corticale e autonomica in condizioni di resting-state e task/related, a completamento dell’assessment cogni-tivo tramite misure comportamentali, neuropsicologiche e psicometriche. I risultati mostrano un’efficacia del training in termini di diminuzione dei livelli di ansia in entrambi i gruppi rispetto ai controlli, mentre di stress percepito e fatica so-prattutto nella fascia over-50. L’efficacia del training viene inoltre riflessa da una maggiore variabilità cardiaca, ovvero da focus e controllo dell’arousal in condizioni stressanti rispetto al gruppo di controllo; questo è più evidente negli studenti, che presentano anche una diminuzione dei tempi di risposta alla performance attentiva. Dal punto di vista dell’attivazione cerebrale, i manager presentano un maggiore aumento dell’indice alpha/beta e dell’alpha block, indicando un bilancia-mento tra rilassamento e attivazione e una maggiore reattività del sistema cerebrale. Il presente training può dunque esse-re utile per l’empowerment cognitivo e la gestione dello stress coprendo un’ampia fascia d’età, fino alla prevenzione del decadimento cognitivo.
Crivelli, D., Fronda, G., Venturella, I., De Filippis, D., Balconi, M., Mindfulness e potenziamento neurocognitivo nel life span: dall’età giovanile all’early ageing in contesti manageriali, Relazione, in Atti del XII Convegno Nazionale di Psicologia dell’Invecchiamento, (Pescara, 31-May 01-June 2019), Società Italiana di Psicologia dell'Invecchiamento, Pescara 2019: 24-24 [http://hdl.handle.net/10807/141820]
Mindfulness e potenziamento neurocognitivo nel life span: dall’età giovanile all’early ageing in contesti manageriali
Crivelli, Davide;Fronda, Giulia;Venturella, Irene;Balconi, Michela
2019
Abstract
Le pratiche di mindfulness hanno sollevato l’interesse delle neuroscienze riguardo agli effetti sulla riduzione dello stress e sul funzionamento cognitivo. Il presente studio vuole valutare gli effetti di un training di empowerment neurocognitivo nel life span, comparando manager over-50 con un campione di giovani studenti, popolazioni a cui solitamente è richiesto uno sforzo cognitivo quotidiano e la gestione di stress elevato. Manager over-50 e giovani studenti hanno svolto un trai-ning di due settimane che consisteva nello svolgimento tramite un wearable device di pratiche quotidiane di mindfulness. Un gruppo di controllo attivo, invece, ha svolto un percorso di meditazione senza l’ausilio del wearable device. Per la va-lutazione dell’efficacia sono state comparate due fasi di valutazione, prima e dopo il training. In ognuna sono state misu-rate l’attività corticale e autonomica in condizioni di resting-state e task/related, a completamento dell’assessment cogni-tivo tramite misure comportamentali, neuropsicologiche e psicometriche. I risultati mostrano un’efficacia del training in termini di diminuzione dei livelli di ansia in entrambi i gruppi rispetto ai controlli, mentre di stress percepito e fatica so-prattutto nella fascia over-50. L’efficacia del training viene inoltre riflessa da una maggiore variabilità cardiaca, ovvero da focus e controllo dell’arousal in condizioni stressanti rispetto al gruppo di controllo; questo è più evidente negli studenti, che presentano anche una diminuzione dei tempi di risposta alla performance attentiva. Dal punto di vista dell’attivazione cerebrale, i manager presentano un maggiore aumento dell’indice alpha/beta e dell’alpha block, indicando un bilancia-mento tra rilassamento e attivazione e una maggiore reattività del sistema cerebrale. Il presente training può dunque esse-re utile per l’empowerment cognitivo e la gestione dello stress coprendo un’ampia fascia d’età, fino alla prevenzione del decadimento cognitivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.