Le cosiddette “monster girls” della produzione anime e manga giapponese, nate in alcuni dei sottogeneri dell’ero guro (movimento che unisce grottesco, erotismo e nonsense), stanno vivendo negli ultimi anni una diffusione globale, arrivando talvolta a spodestare manga molto più mainstream nelle classifiche dei prodotti più venduti. Una riflessione sul cambiamento che queste figure hanno subìto può introdurre differenti nozioni di “limite”: il limite oltrepassato (tipico della tradizione giapponese) fra umano e non–umano; il limite continuamente negoziato fra ciò che, in differenti contesti, è ritenuto lecito o illecito; la tensione verso il limite (irraggiungibile) di un esplicito rapporto sessuale, cui questi prodotti alludono continuamente senza però mai concretizzarlo, da cui consegue anche il limite fra immagini ecchi ed hentai, grosso modo corrispondenti a “erotico” e “pornografico”. A fianco di una generale panoramica del fenomeno si propone, come specifico caso di studio, l’analisi di alcuni personaggi di Monster Musume: Everyday Life with Monster Girls (Monsutā Musume no Iru Nichijō, 2012 – in corso), per ricostruirne l’evoluzione figurativa da creature del folklore a inquietanti freaks e infine a icone sexy di un prodotto comedy adatto per un più ampio pubblico globale. Il caso specifico può essere utile per definire alcuni punti di interesse intorno ai limiti generali fra immagini erotiche e pornografiche, e fra approcci orientali e occidentali all’argomento.

Toniolo, F., I “limiti” delle monster girls nella produzione contemporanea di manga e anime, <<PIANO B>>, 2017; 2 (2): 116-136 [http://hdl.handle.net/10807/141564]

I “limiti” delle monster girls nella produzione contemporanea di manga e anime

Toniolo, Francesco
2017

Abstract

Le cosiddette “monster girls” della produzione anime e manga giapponese, nate in alcuni dei sottogeneri dell’ero guro (movimento che unisce grottesco, erotismo e nonsense), stanno vivendo negli ultimi anni una diffusione globale, arrivando talvolta a spodestare manga molto più mainstream nelle classifiche dei prodotti più venduti. Una riflessione sul cambiamento che queste figure hanno subìto può introdurre differenti nozioni di “limite”: il limite oltrepassato (tipico della tradizione giapponese) fra umano e non–umano; il limite continuamente negoziato fra ciò che, in differenti contesti, è ritenuto lecito o illecito; la tensione verso il limite (irraggiungibile) di un esplicito rapporto sessuale, cui questi prodotti alludono continuamente senza però mai concretizzarlo, da cui consegue anche il limite fra immagini ecchi ed hentai, grosso modo corrispondenti a “erotico” e “pornografico”. A fianco di una generale panoramica del fenomeno si propone, come specifico caso di studio, l’analisi di alcuni personaggi di Monster Musume: Everyday Life with Monster Girls (Monsutā Musume no Iru Nichijō, 2012 – in corso), per ricostruirne l’evoluzione figurativa da creature del folklore a inquietanti freaks e infine a icone sexy di un prodotto comedy adatto per un più ampio pubblico globale. Il caso specifico può essere utile per definire alcuni punti di interesse intorno ai limiti generali fra immagini erotiche e pornografiche, e fra approcci orientali e occidentali all’argomento.
2017
Italiano
Toniolo, F., I “limiti” delle monster girls nella produzione contemporanea di manga e anime, <<PIANO B>>, 2017; 2 (2): 116-136 [http://hdl.handle.net/10807/141564]
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