I Fab Lab (Laboratori di fabbricazione) sono officine artigianali, aperte al pubblico, che offrono strumenti e servizi per la fabbricazione digitale, cioè per la trasformazione di dati in oggetti e viceversa. Sono una delle manifestazioni più interessanti del cosiddetto «movimento dei maker». Ma chi sono i maker? Li potremmo definire come i nuovi artigiani dell’epoca digitale. Molti di loro sono hobbisti e amatori, altri invece sono proto-imprenditori che utilizzano le loro capacità creative e professionali per lanciare nuovi prodotti e attività. I maker sono spesso giovani con una forte passione per il «fai da te», a cui associano l’uso delle tecnologie digitali, dando così origine a nuovi fenomeni economici. In alcuni casi si tratta di attività che non sono orientate a produrre beni per il mercato; seguono una logica diversa, basata sulla cooperazione, sulla condivisione della conoscenza, sull’applicazione dei principi dell’open source alla fabbricazione di oggetti materiali. In altri casi si tratta di attività che non escludono affatto finalità commerciali.

Manzo, C., Ramella, F., I nuovi artigiani digitali, <<IL MULINO>>, 2016; (2): 268-275. [doi:10.1402/82842] [http://hdl.handle.net/10807/139840]

I nuovi artigiani digitali

Manzo, Cecilia;
2016

Abstract

I Fab Lab (Laboratori di fabbricazione) sono officine artigianali, aperte al pubblico, che offrono strumenti e servizi per la fabbricazione digitale, cioè per la trasformazione di dati in oggetti e viceversa. Sono una delle manifestazioni più interessanti del cosiddetto «movimento dei maker». Ma chi sono i maker? Li potremmo definire come i nuovi artigiani dell’epoca digitale. Molti di loro sono hobbisti e amatori, altri invece sono proto-imprenditori che utilizzano le loro capacità creative e professionali per lanciare nuovi prodotti e attività. I maker sono spesso giovani con una forte passione per il «fai da te», a cui associano l’uso delle tecnologie digitali, dando così origine a nuovi fenomeni economici. In alcuni casi si tratta di attività che non sono orientate a produrre beni per il mercato; seguono una logica diversa, basata sulla cooperazione, sulla condivisione della conoscenza, sull’applicazione dei principi dell’open source alla fabbricazione di oggetti materiali. In altri casi si tratta di attività che non escludono affatto finalità commerciali.
2016
Italiano
Manzo, C., Ramella, F., I nuovi artigiani digitali, <<IL MULINO>>, 2016; (2): 268-275. [doi:10.1402/82842] [http://hdl.handle.net/10807/139840]
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