L'articolo affronta il tema delle conseguenze della scelta legislativa di restringere i margini della non punibilità delle condotte di malpractice ai casi di imperizia, ai sensi dell'art. 590-sexies c.p. Inoltre, ricostruisce il significato del concetto di imperizia, aggiornandolo e problematizzandolo, e suggerendo una riforma della responsabilità penale dell'esercente le professioni sanitarie che punti su una valorizzazione del contesto, in linea con la regola di esperienza contenuta nell'art. 2236 c.c., e prescindendo dalla controversa distinzione fra le tre matrici della colpa generica.
Caputo, M., Le ‘sabbie mobili’ dell’imperizia e la ‘viscosità’ dell’art. 590-sexies c.p. Considerazioni de lege lata e de lege ferenda, <<RIVISTA ITALIANA DI MEDICINA LEGALE E DEL DIRITTO IN CAMPO SANITARIO>>, 2019; 2019 (1): 443-461 [http://hdl.handle.net/10807/139429]
Le ‘sabbie mobili’ dell’imperizia e la ‘viscosità’ dell’art. 590-sexies c.p. Considerazioni de lege lata e de lege ferenda
Caputo, Matteo
Primo
2019
Abstract
L'articolo affronta il tema delle conseguenze della scelta legislativa di restringere i margini della non punibilità delle condotte di malpractice ai casi di imperizia, ai sensi dell'art. 590-sexies c.p. Inoltre, ricostruisce il significato del concetto di imperizia, aggiornandolo e problematizzandolo, e suggerendo una riforma della responsabilità penale dell'esercente le professioni sanitarie che punti su una valorizzazione del contesto, in linea con la regola di esperienza contenuta nell'art. 2236 c.c., e prescindendo dalla controversa distinzione fra le tre matrici della colpa generica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.