INTRODUZIONE Lo studio dei comportamenti prosociali è un tema rilevante nella psicologia sociale, poiché ha da sempre animato il dibattito sulla possibile esistenza di una qualche forma di altruismo puro. Un esempio classico di questa forma altruistica è la donazione di sangue poiché atto compiuto in anonimato (Alessandrini, 2007). La recente letteratura sul tema (Ferguson et al., 2007; Lemmens et al., 2009), con particolare riferimento ad una recente ricerca di Saturni e Marta (2010), ha messo in luce che a) il pattern motivazionale che può sostenere questa forma peculiare di volontariato sia più complesso del quadro motivazionale tradizionale (Finkelstein, 2009), e che b) vi è la necessità di considerare altre fonti motivazionali, quali per esempio, il sistema normativo e la presenza della convinzione che vi sia una ricompensa al proprio gesto (Guiddi, Pozzi, Marta, 2010). OBIETTIVI E METODI Alla luce del fatto che le motivazioni self ed other oriented non siano sufficienti a spiegare il pattern motivazionale dei donatori, è stato costruito un impianto di ricerca qualitativo, con l’obiettivo di indagare quali configurazioni motivazionali avvicinano a questa forma donativa, e quali mantengono l’impegno dei donatori nel tempo. Inoltre, il presente lavoro si propone di indagare anche se le motivazioni alla donazione assumano declinazioni differenti ed ampliamenti alla luce del numero di donazioni già effettuate (neodonatori e donatori fidelizzati). A questo scopo, sono state condotte 48 interviste a donatori di sangue, di cui 26 uomini (54%) e 22 donne (46%), di età compresa tra i 19 ed i 65 anni, equamente distribuiti tra neodonatori (1 o 2 donazioni) e donatori fidelizzati (5 o più donazioni). Le interviste, a partire dalla revisione costruzionista dell’approccio Grounded theory (Cicognani, 2002), sono state sottoposte ad analisi del contenuto attraverso una codifica per temi narrativi (Chiarolanza e De Gregorio, 2007) utilizzando una griglia costruita ad hoc e un software di analisi delle produzioni verbali. RISULTATI Dai primi risultati emergono configurazioni motivazionali non completamente sovrapponibili tra i neodonatori ed i donatori fidelizzati. Rispetto ai dati presenti in letteratura, quanto emerso va nella direzione di confermare le ipotesi che il pattern motivazionale dei donatori di sangue sia più ricco di quello dicotomico self ed other oriented classicamente utilizzato per i comportamenti prosociali. Le ricadute operative sono molteplici e su più livelli: sul reclutamento ed il mantenimento dei donatori, sui dirigenti delle organizzazioni di raccolta del sangue e sul personale medico e volontario impegnato nel percorso della donazione.

Guiddi, P., Pozzi, M., Configurazioni Motivazionali e donazione del sangue: un'analisi qualitativa con neodonatori e donatori fidelizzati, Abstract de <<X Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Sociale>>, (Torino, 14-16 September 2010 ), AIP, Torino 2010: 43-44 [http://hdl.handle.net/10807/13940]

Configurazioni Motivazionali e donazione del sangue: un'analisi qualitativa con neodonatori e donatori fidelizzati

Guiddi, Paolo;Pozzi, Maura
2010

Abstract

INTRODUZIONE Lo studio dei comportamenti prosociali è un tema rilevante nella psicologia sociale, poiché ha da sempre animato il dibattito sulla possibile esistenza di una qualche forma di altruismo puro. Un esempio classico di questa forma altruistica è la donazione di sangue poiché atto compiuto in anonimato (Alessandrini, 2007). La recente letteratura sul tema (Ferguson et al., 2007; Lemmens et al., 2009), con particolare riferimento ad una recente ricerca di Saturni e Marta (2010), ha messo in luce che a) il pattern motivazionale che può sostenere questa forma peculiare di volontariato sia più complesso del quadro motivazionale tradizionale (Finkelstein, 2009), e che b) vi è la necessità di considerare altre fonti motivazionali, quali per esempio, il sistema normativo e la presenza della convinzione che vi sia una ricompensa al proprio gesto (Guiddi, Pozzi, Marta, 2010). OBIETTIVI E METODI Alla luce del fatto che le motivazioni self ed other oriented non siano sufficienti a spiegare il pattern motivazionale dei donatori, è stato costruito un impianto di ricerca qualitativo, con l’obiettivo di indagare quali configurazioni motivazionali avvicinano a questa forma donativa, e quali mantengono l’impegno dei donatori nel tempo. Inoltre, il presente lavoro si propone di indagare anche se le motivazioni alla donazione assumano declinazioni differenti ed ampliamenti alla luce del numero di donazioni già effettuate (neodonatori e donatori fidelizzati). A questo scopo, sono state condotte 48 interviste a donatori di sangue, di cui 26 uomini (54%) e 22 donne (46%), di età compresa tra i 19 ed i 65 anni, equamente distribuiti tra neodonatori (1 o 2 donazioni) e donatori fidelizzati (5 o più donazioni). Le interviste, a partire dalla revisione costruzionista dell’approccio Grounded theory (Cicognani, 2002), sono state sottoposte ad analisi del contenuto attraverso una codifica per temi narrativi (Chiarolanza e De Gregorio, 2007) utilizzando una griglia costruita ad hoc e un software di analisi delle produzioni verbali. RISULTATI Dai primi risultati emergono configurazioni motivazionali non completamente sovrapponibili tra i neodonatori ed i donatori fidelizzati. Rispetto ai dati presenti in letteratura, quanto emerso va nella direzione di confermare le ipotesi che il pattern motivazionale dei donatori di sangue sia più ricco di quello dicotomico self ed other oriented classicamente utilizzato per i comportamenti prosociali. Le ricadute operative sono molteplici e su più livelli: sul reclutamento ed il mantenimento dei donatori, sui dirigenti delle organizzazioni di raccolta del sangue e sul personale medico e volontario impegnato nel percorso della donazione.
2010
Italiano
X Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Sociale
X Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Sociale
Torino
14-set-2010
16-set-2010
978-88-905249-0-5
Guiddi, P., Pozzi, M., Configurazioni Motivazionali e donazione del sangue: un'analisi qualitativa con neodonatori e donatori fidelizzati, Abstract de <<X Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Sociale>>, (Torino, 14-16 September 2010 ), AIP, Torino 2010: 43-44 [http://hdl.handle.net/10807/13940]
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10807/13940
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact