Il saggio esamina la presenza di Giambattista Marino nel Cannocchiale Aristotelico di Emanuele Tesauro. Si tratta di una prsenza discreta, ma fortemente significativa, tanto più s si tiene conto che le opere di Marino erano già all'Indice ben prima della prima edizione del Cannocchiale. Tesauro fa propria la convinzione mariniana che la poesia debba allentare i propri vincoli dal verosimile, ma rifiuta di seguirlo sul terreno dela sofistica, recuperando il valore veritativo della parola poetica e evitando il rischio del relativismo linguitico e culturale.
Frare, P., Marino al Cannocchiale, <<APROSIANA>>, 2001; (IX): 97-107 [http://hdl.handle.net/10807/13928]
Marino al Cannocchiale
Frare, Pierantonio
2002
Abstract
Il saggio esamina la presenza di Giambattista Marino nel Cannocchiale Aristotelico di Emanuele Tesauro. Si tratta di una prsenza discreta, ma fortemente significativa, tanto più s si tiene conto che le opere di Marino erano già all'Indice ben prima della prima edizione del Cannocchiale. Tesauro fa propria la convinzione mariniana che la poesia debba allentare i propri vincoli dal verosimile, ma rifiuta di seguirlo sul terreno dela sofistica, recuperando il valore veritativo della parola poetica e evitando il rischio del relativismo linguitico e culturale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.