La scrittura teatrale ebbe per Pascoli un'importanza non trascurabile. Egli orientò la propria indagine in modo che il pensiero poetico agisse sul teatro, al fine di farlo tendere alla poesia, auspicando così un ritorno alla poeticità del teatro shakespeariano. Essendo però limitata la sua confidenza con il palcoscenico, Pascoli si avvalse di consigli e consulenze di personaggi importanti dell'arte drammatica, primi tra tutti l'attore ravennate Luigi Rasi e l'organista Marco Enrico Bossi. La sperimentazione drammatica pascoliana si concentrò, per la maggior parte, nella ricerca di un linguaggio drammatico che desse voce all'inconsistente ed all'astratto creando un clima onirico simile a quello della lirica; tale linguaggio era, a detta del poeta, rintracciabile nella scrittura di libretti musicati a volte da Pascoli stesso.
Oliva, G., Giovanni Pascoli tra poesia e teatro, <<RIVISTA DI LETTERATURA ITALIANA>>, 2012; (2-3): 185-202 [http://hdl.handle.net/10807/134871]
Giovanni Pascoli tra poesia e teatro
Oliva, Gaetano
2012
Abstract
La scrittura teatrale ebbe per Pascoli un'importanza non trascurabile. Egli orientò la propria indagine in modo che il pensiero poetico agisse sul teatro, al fine di farlo tendere alla poesia, auspicando così un ritorno alla poeticità del teatro shakespeariano. Essendo però limitata la sua confidenza con il palcoscenico, Pascoli si avvalse di consigli e consulenze di personaggi importanti dell'arte drammatica, primi tra tutti l'attore ravennate Luigi Rasi e l'organista Marco Enrico Bossi. La sperimentazione drammatica pascoliana si concentrò, per la maggior parte, nella ricerca di un linguaggio drammatico che desse voce all'inconsistente ed all'astratto creando un clima onirico simile a quello della lirica; tale linguaggio era, a detta del poeta, rintracciabile nella scrittura di libretti musicati a volte da Pascoli stesso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.