INTRODUZIONE. Da oltre 20 anni è noto che gli stereotipi di genere possono compromettere la performance femminile (Steele 1998). Da tempo si cercano, quindi, soluzioni a riguardo (e.g. Dasgupta e Asgari 2004; Good et al. 2010). Ma in che misura anche un’informazione contro-stereotipica solo appena accennata sarebbe capace di ridurre la “minaccia-indotta-dallo-stereotipo”, migliorando la performance del gruppo-target? METODO. I partecipanti all’esperimento (N=341; 211 femmine) venivano casualmente assegnati a una di quattro condizioni, che richiedevano loro di completare 12 serie numeriche dopo aver letto, nell’intestazione del compito, che: “le femmine sono migliori dei maschi” (F>M); “le femmine sono come i maschi” (F=M); “i maschi sono migliori delle femmine” (M>F); o nessuna informazione specifica (gruppo di controllo). Il numero di serie correttamente risolte e il grado di auto-stereotipizzazione femminile (Bem Sex-Role Inventory, BSRI-12, Carver et al. 2018) costituivano le variabili dipendenti. RISULTATI. I maschi hanno ottenuto, nell’insieme, punteggi migliori delle femmine, t(339)=5.30, p<.001, d=.59. Tuttavia, nel confronto diretto fra le due condizioni critiche (F>M vs. M>F) i punteggi delle femmine differivano significativamente fra loro, t(105)=2.95, p=.004, d=.57, migliorando sensibilmente nella condizione F>M e peggiorando, invece, nella condizione M>F. Il peggioramento (vs. miglioramento) era sistematicamente accompagnato da un corrispondente aumento (vs. decremento) nel grado di auto-stereotipizzazione femminile, t(105)=3.02, p=.003, d=.59. CONCLUSIONI. Persino un debolissimo indizio pro- vs. contro-stereotipico, all’apparenza innocuo, parrebbe invece capace di influenzare in meglio/peggio la performance di chi vi è esposto, con importanti ricadute sociali di breve, medio e lungo periodo, nelle scelte di vita come di carriera.
Canegallo, V., Sciara, S., Pantaleo, G., Quando “le femmine sono migliori dei maschi”: Gli effetti di una comunicazione contro-stereotipica sulla performance in un compito di serie numeriche, Abstract de <<XV Convegno Nazionale della Sezione di Psicologia Sociale - AIP>>, (Bari, 19-21 September 2018 ), E-Book, Bari 2018: 3-3 [http://hdl.handle.net/10807/134015]
Quando “le femmine sono migliori dei maschi”: Gli effetti di una comunicazione contro-stereotipica sulla performance in un compito di serie numeriche
Sciara, SimonaSecondo
;
2018
Abstract
INTRODUZIONE. Da oltre 20 anni è noto che gli stereotipi di genere possono compromettere la performance femminile (Steele 1998). Da tempo si cercano, quindi, soluzioni a riguardo (e.g. Dasgupta e Asgari 2004; Good et al. 2010). Ma in che misura anche un’informazione contro-stereotipica solo appena accennata sarebbe capace di ridurre la “minaccia-indotta-dallo-stereotipo”, migliorando la performance del gruppo-target? METODO. I partecipanti all’esperimento (N=341; 211 femmine) venivano casualmente assegnati a una di quattro condizioni, che richiedevano loro di completare 12 serie numeriche dopo aver letto, nell’intestazione del compito, che: “le femmine sono migliori dei maschi” (F>M); “le femmine sono come i maschi” (F=M); “i maschi sono migliori delle femmine” (M>F); o nessuna informazione specifica (gruppo di controllo). Il numero di serie correttamente risolte e il grado di auto-stereotipizzazione femminile (Bem Sex-Role Inventory, BSRI-12, Carver et al. 2018) costituivano le variabili dipendenti. RISULTATI. I maschi hanno ottenuto, nell’insieme, punteggi migliori delle femmine, t(339)=5.30, p<.001, d=.59. Tuttavia, nel confronto diretto fra le due condizioni critiche (F>M vs. M>F) i punteggi delle femmine differivano significativamente fra loro, t(105)=2.95, p=.004, d=.57, migliorando sensibilmente nella condizione F>M e peggiorando, invece, nella condizione M>F. Il peggioramento (vs. miglioramento) era sistematicamente accompagnato da un corrispondente aumento (vs. decremento) nel grado di auto-stereotipizzazione femminile, t(105)=3.02, p=.003, d=.59. CONCLUSIONI. Persino un debolissimo indizio pro- vs. contro-stereotipico, all’apparenza innocuo, parrebbe invece capace di influenzare in meglio/peggio la performance di chi vi è esposto, con importanti ricadute sociali di breve, medio e lungo periodo, nelle scelte di vita come di carriera.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.