L'articolo si propone di indagare il ruolo che secondo Giampiero Neri dovrebbe essere svolto dagli intellettuali, specialmente durante i periodi di conflitto, e in generale nel contesto culturale di appartenenza. Secondo l'autore, che ha vissuto la guerra civile in Italia (1943-1945) dalla parte degli sconfitti, il vero intellettuale non deve falsificare la realtà né sposare acriticamente la causa di una fazione, ma mirare alla comprensione del tutto, nel segno del Vangelo e dei classici del pensiero orientale.
Savio, D., Chierici, santi e farabutti. Giampiero Neri e il ruolo degli intellettuali, in Savio, D. (ed.), Una macchina per pensare. Giampiero Neri prima e dopo "Teatro naturale", Interlinea, Novara 2018: 59- 73 [http://hdl.handle.net/10807/133670]
Chierici, santi e farabutti. Giampiero Neri e il ruolo degli intellettuali
Savio, Davide
Primo
2018
Abstract
L'articolo si propone di indagare il ruolo che secondo Giampiero Neri dovrebbe essere svolto dagli intellettuali, specialmente durante i periodi di conflitto, e in generale nel contesto culturale di appartenenza. Secondo l'autore, che ha vissuto la guerra civile in Italia (1943-1945) dalla parte degli sconfitti, il vero intellettuale non deve falsificare la realtà né sposare acriticamente la causa di una fazione, ma mirare alla comprensione del tutto, nel segno del Vangelo e dei classici del pensiero orientale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.